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L’Horus è un concept che si ispira alle auto sportive degli anni ’60

Guardando la sua silhouette incredibilmente elegante e dalla fluidità insolita, potrebbe venirvi in mente una Ferrari 250 GTO, una Jaguar E-Type o una Chevrolet Corvette Sting Ray. Questo perché il creatore di Horus si è ispirato ad alcune delle auto sportive più popolari degli anni ’60 per sviluppare il concept di questa sofisticata imbarcazione che si apre verso l’esterno come nessun’altra.

Oltre alle vetture sportive degli anni ’60, un’altra fonte di ispirazione sono state le maestose imbarcazioni di classe J (una leggendaria classe di imbarcazioni a vela, originariamente costruite negli anni ’30 per l’America’s Cup) da cui hanno preso spunto le sue linee dinamiche.

Un design tutto italiano

Lorenzo Berselli, un designer italiano che ha lavorato con il leggendario Luca Dini, è il creatore di Horus. Berselli ha lanciato il suo studio, Studio Agon, dopo queste importanti esperienze, mentre Francesco Rogantin dello studio NAMES è stato responsabile della parte ingegneristica di questo sorprendente concept di superyacht.

Horus combina due delle tendenze più popolari nel settore degli yacht di lusso. Dal punto di vista del design, crea una connessione senza soluzione di continuità tra interni ed esterni non solo in alcune aree, ma in tutto l’ambiente. Dal punto di vista delle prestazioni, presenta un sistema di propulsione ibrido. Grazie a questo, Horus è in grado di navigare a bassa velocità senza utilizzare affatto i suoi motori diesel. Quando passa alla modalità diesel-elettrica, può raggiungere velocità medie e garantire un’impressionante autonomia di 5.000 miglia nautiche (9.260 km) a 12 nodi (22 km/h).

Ponti e cabine fuori dal normale

Il layout di questo concept di superyacht è tutto fuorché convenzionale. Il ponte superiore è dedicato alla cabina armatoriale, una suite mozzafiato di oltre 100 metri quadrati, con all’interno una jacuzzi, un ufficio privato, balconi su entrambi i lati e un’ampia finestra di poppa per una vista panoramica.

Le altre quattro cabine VIP e due ulteriori cabine sono tutte situate sul ponte principale e sono dotate di lussuose finestre a tutta altezza. La caratteristica più innovativa è un design a persiane che cambia l’aspetto di tutto il parapetto. Ogni ospite può regolare l’illuminazione della propria cabina aprendo o chiudendo la porta del parapetto a persiane. Questo garantisce comfort e privacy e aumenta l’efficienza complessiva dell’imbarcazione facendo lavorare in modo più efficiente il sistema di climatizzazione.

Il vasto ponte di comando offre uno spettacolare spazio multifunzionale all’aria aperta. È perfetto per pranzi all’aperto o per riunirsi intorno al falò sul divano circolare. Anche l’area di poppa del ponte principale incarna il concetto ibrido tra interno ed esterno. Sembrerebbe un enorme giardino invernale con numerosi spazi per il relax e la cena.

La piscina oversize diventa la principale attrazione, posizionata così vicino al livello dell’acqua. Allo stesso tempo, un discreto sistema di copertura scorrevole può proteggere l’intera area del beach club in modo da fornire protezione senza chiudere la connessione con l’esterno.

Per ora, Horus rimane uno dei molti sorprendenti concept di superyacht disponibili, ma speriamo che un giorno prenda vita e navighi per i mari nel mondo reale.