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Che tipi di isolante si possono usare su un camper?

L’isolamento termico di un camper costituisce uno degli elementi di comfort più importanti per utilizzare con serenità ed efficacia il proprio veicolo sia in estate che in inverno, evitando il disperdersi del calore durante i mesi invernali e – di contro – l’eccessivo surriscaldamento nei mesi caldi. Rimandando al nostro approfondimento sull’isolamento termico di un camper per maggiori informazioni, vedremo nelle prossime righe che tipi di isolante si possono usare e come fare.

Che materiale usare per isolare termicamente un camper

L’isolamento termico di un camper può essere effettuato applicando su pareti e tetto uno strato di materiale isolante come lana di roccia, lana di vetro, polistirene espanso, polistirene espanso estruso. I materiali devono essere applicati sulle superfici e legati con colle spray: gli eventuali spazi vuoti che dovessero crearsi tra i materiali, potranno poi essere riempiti con la schiuma, generalmente di poliuretano espanso.

La lana di roccia

Il primo materiale con cui si può isolare il camper è la lana di roccia, un prodotto che è derivato dalla lavorazione delle rocce. Si tratta di un materiale poco costoso, flessibile, ignifugo, termoisolante.

Dinanzi a questi vantaggi, però, bisogna tenere in considerazione il fatto che la sua applicazione non è praticissima: bisogna fare attenzione anche in termini preparatori, indossando sistemi di protezione come guanti e mascherina, al fine di evitare che possano staccarsi delle piccole particelle che potrebbero essere inavvertitamente inalate.

Attenzione poi al coefficiente di impermeabilità: sebbene in commercio siano acquistabili dei prodotti a base di lana di roccia impermeabile, in realtà il grado non arriva mai al 100%, con ciò che ne consegue in termini di resistenza all’umidità del proprio camper.

La lana di vetro

Un secondo materiale isolante è la lana di vetro. Creato dalla lavorazione del vetro, è un isolante termico di facile utilizzo, ma non molto utilizzato nella moderna coibentazione dei veicoli. Così come la lana di roccia, infatti, non è facilmente applicabile rispetto alle sue principali alternative e pone alcuni interrogativi sulla sua tossicità potenziale.

Pertanto, chi vuole installare correttamente la lana di vetro dovrà armarsi necessariamente di guanti e mascherine, avendo poi cura di sigillarla coerentemente dietro le pareti dell’allestimento del proprio mezzo.

Il polistirene espanso

Arriviamo così a un altro materiale per isolare il camper, il polistirene espanso. I pannelli EPS sono in grado di offrire una buona resistenza termica, anche se non sono resistenti come altre principali alternative e tendono ad assorbire molto l’umidità, con conseguente deterioramento nel tempo. Sono però meno inquinanti di altre soluzioni, rendendoli così una scelta leggermente più ecologica.

Il polistirene estruso

I pannelli di polistirene estruso sono composti da microcellule chiuse che contengono una piccola quantità di gas. Hanno un buon coefficiente di coibentazione, sono impermeabili e idrorepellenti, hanno una buona resistenza alla compressione e costituiscono un buono standard per isolare i camper.

Gli altri materiali più moderni

Ai materiali di cui sopra se ne aggiungono altri di più recente introduzione in commercio. Si pensi al Reflectix, che chiude i materiali usabili per l’isolamento in un pluriball rivestito da uno strato argentato che conferisce una buona barriera alle radiazioni. Oppure all’Armaflex, tra le più recenti innovazioni per l’isolamento termico dei camper, un materiale in schiuma sintetica di gomma dotato di un buon coefficiente di isolamento termico, non tossico, impermeabile.

La scelta dell’uno o dell’altro materiale dipenderà, evidentemente, dalle preferenze e dalle caratteristiche di ogni specifico veicolo.