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Come isolare il van per camperizzarlo e i materiali da impiegare

Quando si tratta di camperizzare il van, l’isolamento termico è certamente uno degli elementi più importanti per migliorare il comfort interno ed evitare il disperdersi del calore durante i mesi invernali, e il surriscaldamento durante i mesi caldi.

A cosa serve isolare il van

Come risulta facilmente intuibile, isolare il van ha come finalità quella di ridurre il flusso termico tra l’interno e l’esterno del veicolo, riducendo così la trasmissione di calore per convenzione e conduzione.

Per evitare questa condizione si procede con il creare una barriera termica, utilizzando materiali che abbiano un’elevata resistenza termica che possano opporsi alla trasmissione del calore. Così facendo potrai affrontare con maggiore comfort qualsiasi tipo di ambiente: considera infatti che in montagna e in inverno le temperature tendono a scendere molto e, dunque, si potrebbe essere esposti a notti particolarmente fredde.

Il contrario avviene invece d’estate: le temperature, spesso nelle ore centrali del giorno, tendono a salire rapidamente e l’interno del van potrebbe trasformarsi in un forno!

Come si isola il van per camperizzarlo

L’isolamento termico del van per camperizzarlo si fa applicando sulle pareti e sul tetto uno strato di materiale isolante come la lana di roccia, la lana di vetro, i pannelli di polistirene espanso o i pannelli di polistirene espanso estruso. Il materiale va applicato sulle superfici con delle colle spray, mentre gli eventuali spazi vuoti andranno riempiti con la schiuma di poliuretano espanso.

Finito questo lavoro, ci si può dedicare anche all’altra superficie finora trascurata: il pavimento. Per farlo ci si può aiutare con dei pannelli per sottopavimenti che creano un buon isolamento termico e sui quali poi si può poggiare il pavimento vero e proprio.

È pur vero, a completamento di questa breve disamina, che esistono materiali isolanti con un valore di resistenza termica ancora maggiore, impermeabili e dalla più facile installazione. È per esempio il caso dell’Armaflex, che ha un valore R pari a 4,2 (superiore pertanto alla lana di pecora e di vetro, che è pari a 3,5, così come a quello dei pannelli EPS pari a 3,8), una ottima impermeabilità e un’applicazione molto rapida.

Vediamo ora in maggiore profondità quali sono le caratteristiche specifiche di ciascuna alternativa.

Lana di roccia

La lana di roccia, come suggerisce il suo stesso nome, è un materiale derivato dalla lavorazione delle rocce e dei minerali. Poco costoso, contraddistinto da una buona flessibilità, è ignifugo e termoisolante. La sua applicazione non è però semplicissima: il materiale deve essere installato con attenzione, ricorrendo a guanti e mascherina, evitando che piccole schegge possano staccarsi e vengano inalate.

In alcuni casi in commercio è possibile trovare delle tipologie impermeabili, anche se non al 100%. Per questo motivo bisognerà valutare, in sede di coibentazione, la resistenza all’umidità del proprio van.

Lana di vetro

Anche la lana di  vetro è un prodotto particolarmente versatile, creato attraverso la lavorazione del vetro. Isolante termico ed elettrico, di facile utilizzo, è tuttavia sempre meno utilizzato nella coibentazione dei veicoli a causa della sua tossicità potenziale. È infatti possibile che le fibre di vetro possano staccarsi e liberarsi nell’aria, finendo con l’essere inalate dagli occupanti.

Per l’installazione, così come avviene con la lana di roccia, è necessario usare guanti e mascherini. È inoltre necessario sigillarla bene dietro le pareti dell’allestimento.

Pannelli di polistirene espanso

I pannelli di polistirene espanso (o in schiuma, EPS) sono pannelli in grado di offrire una discreta resistenza termica, a fronte di una minore longevità rispetto alle principali alternative, considerato che tendono ad assorbire molto l’umidità. Meno inquinanti di quelli estrusi, tendono ad essere scelti con minore frequenza rispetto ad alternative di maggiore qualità funzionale.

Pannelli di polistirene estruso

I pannelli di polistirene estruso (XPS) sono pannelli composti da microcelle chiuse contenenti piccole quantità di gas. Il coefficiente di coibentazione è generalmente pari a 5. Sono impermeabili e idrorepellenti, molto resistenti alla compressione e, pertanto, scelti per pavimentazioni e pareti.

Reflectix

Spesso il processo di coibentazione realizzato utilizzando i materiali di cui sopra (e non solo) viene “chiuso” applicando uno strato di Reflectix, un pluriball rivestito da uno strato argentato riflettente, al fine di conferire una buona barriera alle radiazioni. È utilizzato soprattutto per isolare le finestre  dei veicoli ma, girato al contrario, può servire per mantenere meglio il calore durante l’inverno.

Armaflex

Come anticipato, tra le più recenti alternative di facile utilizzo per chi vuole isolare termicamente il proprio van camperizzato c’è l’Armaflex, un materiale artificiale in schiuma sintetica di gomma. Ignifugo, dotato di un buon coefficiente di isolamento, non tossico, impermeabile, è apprezzatissimo dai camperisti fai-da-te anche per la sua facilità d’uso.

Se vuoi saperne ancora di più su questo tema, ti consigliamo di leggere la nostra guida su come camperizzare la propria auto. Buona lettura!

Quanto è importante isolare termicamente il van in sede di camperizzazione?

Moltissimo. L’isolamento termico consente di migliorare il comfort e ridurre le dispersioni termiche, in estate e in inverno.

Quali materiali possono essere usati per isolare termicamente un camper?

I materiali che possono essere utilizzati sono numerosi, ma i principali sono il polistirene espanso ed estruso. Di recente cresce l’utilizzo di materiali artificiali più sofisticati e di facile applicazione, come l’Armaflex.