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Da buoni proprietari di barca, una delle accortezze essenziali per poter fruire al meglio della propria imbarcazione è certamente la pulizia: solamente con un’idonea igiene della barca, infatti, sarete in grado di mantenerne a lungo l’aspetto e le prestazioni.

Tuttavia, sappiamo molto bene che lavare la barca è qualcosa che potrebbe sembrare faticoso e scoraggiante (in parte, lo è!).

Proprio per questo motivo, nelle prossime righe vedremo insieme come affrontare correttamente il processo di lavaggio della barca e condivideremo anche alcuni consigli su come mantenerla pulita più a lungo.

Di cosa si ha bisogno per lavare una barca

Prima di iniziare a lavare la barca, è fondamentale raccogliere tutto il materiale necessario:

  • sapone o detergente per barche: specifico per le barche, non danneggia il gel coat o la cera;
  • spazzola a setole morbide: per rimuovere delicatamente lo sporco senza danneggiare la vernice o la finitura;
  • secchio: da riempite un secchio con acqua aggiungendo del sapone specifico per barche (vedi sopra);
  • tubo flessibile: utilizzato per risciacquare lo sporco e i residui di sapone dalla barca;
  • asciugamani in microfibra: ideali per asciugare la barca senza lasciare strisce o graffi sulla superficie;
  • cera: l’applicazione della cera dopo il lavaggio aiuta a proteggere la barca dai raggi UV e a prevenire l’ossidazione.

Il processo di lavaggio della barca

Recuperato tutto il materiale, si può procedere con il processo di lavaggio della barca che, per buoni versi, è simile a quello dell’auto, pur con alcune importanti differenze da tenere presenti.

Prima di iniziare il processo di lavaggio vero e proprio, è importante risciacquare l’imbarcazione da ogni traccia di sporco o detriti con il tubo. Quindi, mescolate la soluzione detergente secondo le istruzioni riportate sul flacone.

Fatto ciò, passate al lavaggio vero e proprio: usate la spazzola o la spugna per pulire delicatamente ogni centimetro dell’esterno della barca. Assicuratevi di non esercitare una pressione eccessiva che potrebbe causare danni. Risciacquate regolarmente con acqua dolce mentre procedete.

Una volta che avete pulito tutto a fondo e siete soddisfatti dell’aspetto, risciacquate ancora una volta la barca prima di asciugarla completamente. In questo modo si evita la formazione di macchie d’acqua che possono essere difficili da rimuovere in seguito.

Fin qui, una rapida panoramica. Andiamo ora un po’ più nel dettaglio.

Come pulire lo scafo della barca

Come noto, lo scafo della barca è la parte dell’imbarcazione che si sporca di più, essendo quella a contatto con la maggior parte degli agenti esterni, come alghe e salsedine.

Per pulirlo possiamo approfittarne durante il rimessaggio, oppure mediante appositi strumenti che ci consentono di pulirlo mentre è in acqua.

Naturalmente, la prima ipotesi è tendenzialmente quella migliore, considerato che il rimessaggio vi permetterà di pulire con calma tutto lo scafo e applicare un antivegetativo. Se però non potete tirare a secco la barca, potete procedere comunque con una buona pulizia attraverso l’uso di lunghi spazzoloni facilmente acquistabili sul mercato.

Come pulire i componenti della barca

Si può dunque procedere alla pulizia dei componenti interni della barca. Di norma questa pulizia avviene attraverso un processo di aspirazione con un comune aspiratore a bidone, più potente. Sebbene a volte questa fase sia sottovalutata, si tratta di una procedura molto importante perché faciliterà poi le finiture successive. In caso contrario è possibile che rimangano macchie e aloni.

Una volta aspirata tutta la polvere e tutta la sporcizia, si potrà procedere con il lavaggio vero e proprio. Come abbiamo visto qualche riga fa, spugna, spazzola e detergente nautico sono il kit fondamentale. Risciacquate poi il tutto con acqua dolce per rimuovere i residui di detergente che potrebbero nuocere all’imbarcazione.

Come pulire la sentina

Una parte della barca che merita grande attenzione è poi la sentina, che raccoglie i liquidi della barca, poi eliminati attraverso le pompe. Qui abbonderanno incrostazioni di sale, grasso e altra sporcizia piuttosto tenace.

Meglio pertanto concentrare grande attenzione qui, al fine di non rovinare le pompe della sentina: si può utilizzare un detergente sviluppato appositamente per questa parte.

Solamente nei casi di incrostazione estrema si potrà scegliere di allagare la sentina con acqua dolce e aggiungere poi un po’ di detergente per sentine, da far agire per tutto il tempo consigliato.

Come pulire il ponte in teak della barca

Passiamo dunque alla pulizia del ponte in teak, un materiale legnoso con cui è prevalentemente rivestito il ponte. Grazie ai suoi oli naturali, infatti, questo legno è particolarmente resistente in mezzo al mare ed è il più comune in ambito nautico.

Per quanto sia un materiale resistente, è soggetto a un graduale deterioramento e, pertanto, richiede una cura particolare. Per pulirlo è sufficiente usare prodotti specifici a questo scopo, delicati e non in grado di asportare gli oli essenziali naturali di questo legno.

Consigli per mantenere la barca pulita

Ora che avete imparato a lavare correttamente la vostra barca, è importante conoscere alcuni consigli su come mantenerla pulita: una manutenzione regolare può aiutare a prevenire l’accumulo di sporco e sporcizia.

Innanzitutto, assicuratevi di sciacquare accuratamente la barca dopo ogni utilizzo. L’acqua salata e altri agenti contaminanti possono causare danni se non vengono trattati per troppo tempo. Utilizzate acqua dolce da un tubo o da un secchio e concentratevi su aree come lo scafo, la coperta e il motore.

Investite in prodotti per la pulizia di alta qualità progettati specificamente per le imbarcazioni. L’uso di detergenti domestici può essere allettante, ma potrebbe danneggiare la finitura delle superfici della barca. Scegliete opzioni ecologiche quando possibile.

Un altro consiglio è quello di coprire la barca quando non viene utilizzata. In questo modo la si protegge dalla luce del sole, dalla pioggia, dalla polvere e dai detriti che possono contribuire all’usura nel tempo.

Ispezionate regolarmente tutte le parti dell’imbarcazione, comprese le cime, le catene, le ancore e l’elettronica, per individuare eventuali segni di usura o danni. Riparare o sostituire tempestivamente questi elementi eviterà problemi più gravi.

Infine, almeno una volta all’anno, prendete in considerazione l’idea di ingaggiare dei professionisti che abbiano esperienza nel settore delle imbarcazioni: gli specialisti dispongono infatti di strumenti appositi che consentono loro di entrare negli spazi più stretti dove lo sporco si accumula più spesso.