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Come smaltire l’olio esausto

Quando si sostituisce l’olio in modo autonomo, uno dei più grandi problemi conseguenti è legato alla necessità di smaltire correttamente l’olio esausto.

Nonostante oggi esistano numerosi centri di raccolta che possono aiutare gli automobilisti in questo compito, non tutti sono a conoscenza dei passi opportuni da fare per rispettare la legge (e l’ambiente!) in questa semplice procedura.

Per questo motivo nelle prossime righe verificheremo insieme come smaltire l’olio esausto e dove lo si può portare per evitare di incappare in pesanti sanzioni e in negative ricadute ambientali.

Dove portare l’olio esausto

Cominciamo con il ricordare a tutti i nostri lettori che il rischio ambientale legato a un cattivo smaltimento dell’olio è molto alto e che, anche per questo motivo, consigliamo a tutti di effettuare ogni attività di manutenzione del veicolo solamente in officina, evitando per quanto possibile un più pericoloso fai-da-te che potrebbe caratterizzarsi anche per fuoriuscite involontarie.

Ricordiamo infatti che le officine di riparazione auto sono in grado di versare i liquidi inquinanti in appositi contenitori per la raccolta dell’olio esausto, così come del carburante o del liquido di raffreddamento delle auto.

A sua volta, questi contenitori vengono poi svuotati da aziende specializzate nella raccolta e nello smaltimento dell’olio esausto, regolarmente associate al CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati), il soggetto di riferimento a cui ci si può rivolgere per ogni aggiornamento sullo smaltimento dell’olio esausto.

Dove buttare l’olio esausto

Introdotto quanto sopra, condividiamo come l’olio esausto possa essere facilmente smaltito in tutti i contenitori di raccolta che possono essere trovati in centri autorizzati come, principalmente:

  • le isole ecologiche del Comune
  • i centri di raccolta dell’olio esausto.

Per quanto concerne le isole ecologiche del Comune, sarà sufficiente dare uno sguardo al sito internet della propria istituzione per avere l’elenco delle zone incaricate. Consigliamo però, prima di recarsi nell’isola ecologica individuata, di accertarsi che sia realmente attrezzata la ritiro dell’olio esausto, perché non tutte le isole ecologiche lo sono.

In alternativa, ci si può rivolgere ai centri di raccolta dell’olio esausto, il cui elenco può essere consultato sul sito internet del CONOU.

Come ultima istanza, ovviamente, sarà possibile richiedere a un’officina autorizzata di smaltire l’olio per conto nostro. Attenzione, però: le officine non sono obbligate a questo tipo di attività e, dunque, potrebbero rifiutarsi o farsi pagare questo servizio.

Cosa succede dopo il conferimento dell’olio esausto

Fin qui, una breve panoramica di quello che si può fare per smaltire correttamente l’olio motore esausto. Ma che cosa succede dopo?

Una volta che l’olio esausto viene raccolto dai centri autorizzati, la sua sorte potrebbe essere quella della rigenerazione: secondo il CONOU, ogni 100 kg di olio usato si possono ottenere circa 65 kg di olio base rigenerato e 20/25 kg di gasolio e bitume, contribuendo così ad alimentare un processo di economia circolare.

In alternativa, l’olio esausto sarà utilizzato come combustibile: è questa la soluzione di riferimento nel caso in cui l’olio minerale non possa essere rigenerato. Sarà dunque destinato a impianti autorizzati. Infine, nel caso in cui l’olio contenga sostanze altamente inquinanti che non si possano separare, si procederà alla sua termodistruzione con conferimento ad altri centri specializzati.