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Cosa sono e quando si usano gli interceptor

Gli interceptor sono una recente novità nel mondo della nautica e costituiscono un elemento utile per controllare in modo più efficace l’assetto delle imbarcazioni.

Sostituendo i più tradizionali flap o i trim tab, infatti, gli interceptor apportano un valore aggiunto apprezzabile per controllare l’assetto di prua e poppa. Sebbene siano stati originariamente installati sui traghetti veloci a monoscafo, oggi gli interceptor stanno trovando terreno fertile anche nelle imbarcazioni di minori dimensioni.

Come si usano gli interceptor

Gli interceptor sono delle piastre di metallo che vengono installate verticalmente allo specchio di poppa, abbassata in senso verticale in modo da sporgere appena sotto allo stesso specchio, dove può – appunto – intercettare l’acqua che scorre sotto allo scafo interrompendone il flusso e generando maggiore portanza a poppa.

Il funzionamento tende ad essere più efficace di quello di un flap. Inoltre, nella sua sporgenza massima l’interceptor fuoriesce solo di alcuni centimetri sotto al fondo dello scafo, con resistenza aggiuntiva minima.

interceptor

Quali sono i vantaggi rispetto ai flap

Come abbiamo in parte già anticipato nelle scorse righe, sono diversi i vantaggi che possono essere ottenuti attraverso l’uso degli interceptor rispetto all’uso dei flap.

Manutenzione

In primo luogo, i flap richiedono una manutenzione più frequente rispetto agli interceptor, i quali sono dotati di un sistema auto-pulente che, a differenza dei flap, evita che ci siano dei blocchi. Le lame hanno dunque una funzione che si attiva automaticamente con periodicità fissa per ridurre al minimo la vegetazione marina.

Comfort

Inoltre, gli interceptor agiscono con maggiore efficacia riducendo beccheggio e rollio della barca e, dunque, incrementando il livello di comfort. Un utilizzo corretto e consapevole può altresì ridurre i consumi dell’imbarcazione.

Facilità d’uso

Insomma, progettato per la modalità automatica, l’interceptor garantirà una gestione più facile dell’imbarcazione permettendo a tutti i diportisti di trovarsi più a proprio agio grazie all’utilizzo del dispositivo. Di fatti, per usare correttamente l’interceptor non è necessario conoscere la teoria sul corretto assetto della barca ma… solamente quali pulsanti premere sulla piattaforma, intuitiva e immediata da amministrare.

Risparmio di carburante

Uno degli effetti principali dell’interceptor è la migliore efficienza nei consumi. Con l’interceptor in modalità automatica, infatti, l’efficienza nei consumi risulterà essere ottimizzata indipendentemente dalle condizioni.

Design

L’Interceptor ha generalmente un design compatto che non potrà che incrementare la libertà dei progettisti e dei costruttori di imbarcazioni quando disegnano la barca. Le lame dell’interceptor sono sempre applicate a coppie pari, due o quattro.

Personalizzazione

Ricordiamo inoltre che i moderni interceptor non sono solo già automatici di serie, ma sono anche regolabili manualmente e monitorabili e controllabili mediante dispositivi esterni, come un display multifunzione.

Insomma, chi utilizza in modo opportuno gli interceptor non mancherà di valutarne positivamente i benefici in qualsiasi condizione di fruizione. Durante la fase di accelerazione, quando la barca sta per planare, la prua dell’imbarcazione risulterà più bassa rispetto alle barche che hanno sistemi di correzione dell’asset tradizionali. Inoltre, mentre una barca con un sistema di correzione dell’assetto tradizionale deve raggiungere 30-35 nodi per iniziare la planata, l’imbarcazione dotata di interceptor impiegherà solamente 20-25 nodi. Ne deriva una visuale in avanti costantemente migliorata durante l’intera fase di planata e una fase di accelerazione con visibilità ridotta più breve.

I benefici dell’interceptor si fanno sentire anche durante le virate strette, con miglioramento della visibilità laterale rispetto alle barche che hanno sistemi di correzione dell’assetto tradizionali. Nel momento in cui l’imbarcazione dotata di interceptor ha una posizione più verticale, sia la distanza che l’area di visibilità ne risulteranno infatti notevolmente migliorate.

Se infatti di solito la barca senza interceptor ha una visuale laterale di circa 30 metri e un’area di visibilità di circa 300 metri quadri, la barca che è dotata di interceptor ha una visuale di circa 300 m e un’area di visibilità di circa 5.100 metri quadri.