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Cos’è il punta-tacco e come imparare a usarlo

Partiamo da una certezza: non tutti sono in grado di guidare come un pilota professionista, né dovrebbero farlo in strada. Ma la cosiddetta doppietta, o il punta-tacco che dir si voglia, non è una tecnica da tramandare da pilota a pilota. Anzi, utilizzarla correttamente farà diventare la vostra guida su un’auto con il cambio manuale più fluida sulle strade di tutti i giorni.

Alcune auto sportive moderne, come l’ultima Toyota Supra con cambio manuale, hanno una funzione di doppietta automatica, ma sulla maggior parte delle vetture è il guidatore che può usare il punta-tacco per migliorare la propria guida. Un’avvertenza: prima di modificare le vostre abitudini di guida dovreste prima esercitarvi in un circuito o quantomeno in piazzale dove non ci sono altri veicoli.

Il punta-tacco è, nella sostanza, una tecnica di guida che combina la frenata con la scalata della marcia. La si utilizza di solito prima di arrivare a una curva per massimizzare la propria velocità in curva mantenendo allo stesso tempo la dinamica dell’auto su livelli di sicurezza molto più elevati. L’obiettivo di questa tecnica è di far corrispondere in modo uniforme la velocità del motore con quella delle ruote.

Il problema di Mario

Prendiamo come esempio un normale guidatore, che chiameremo Mario, il nome più diffuso in Italia. Mario si sta avvicinando a una curva verso destra, viaggiando in quinta marcia a circa 80 km/h.Visto che la curva non è abbastanza larga per permettere a Mario di mantenere gli 80 km/h. Quindi Mario inizia a frenare portando l’auto a 50 km/h. I giri del motore cominciano a diminuire quindi preme la frizione per evitare lo stallo. Quando decide di accelerare di nuovo, Mario si rende conto di essere ancora in quinta e ciò, a una velocità così bassa, non gli permette di accelerare con decisione.

Quindi scalerà dalla quinta alla terza, alzerà la frizione e si allontanerà dalla curva. Il problema nel comportamento di Mario è che, così facendo, l’auto avrà dei piccoli sussulti e la frizione e la trasmissione subiranno un’usura eccessiva. Ciò accade perché scalando dalla quinta alla terza il blocco meccanico tra il motore e le ruote motrici costringe il motore ad adeguare il proprio regime di giri alla rotazione delle ruote. In altri termini, il motore passerà da quasi il minimo (mentre la frizione è premuta) al numero di giri necessario per la terza marcia (freno motore).

La soluzione ai problemi di Mario è il punta-tacco. Combinando la frenata con il cambio di marcia nel momento in cui si avvicina alla curva, invece di comportarsi come se fossero due azioni separate, Mario riuscirà a percorrere la curva a una velocità superiore e, in più, proteggerà il cambio e la frizione.

Come si fa il punta-tacco?

La prima volta che provate questa tecnica è fondamentale non avere scarpe con la suola troppo alta. Scarpe da corsa con una suola sottile vanno abbastanza bene, anche se sul mercato sono disponibili diverse calzature apposite per la guida.

A questo punto, mentre vi avvicinate al punto di frenata, coprite il pedale del freno con la punta del piede destro. Il freno deve avere la priorità sui due pedali che andrete a usare con lo stesso piede, quindi assicuratevi di avere un buon contatto e che non ci siano rischi che il piede scivoli. Azionate il freno fino al punto in cui è possibile scalare senza alzare i giri del motore. A questo punto ruotate il piede destro e preparatevi a premere l’acceleratore con il vostro tacco. Nel modo più fluido e ininterrotto possibile, premete quindi la frizione con il piede sinistro mentre aumentate i giri del motore con quello destro, scalate la marcia e rilasciate sia la frizione che il freno. Imboccate la curva e riprendete ad accelerare.

Può sembrare un po’ complicato leggendolo, visto che questa tecnica coinvolge entrambi i piedi, la vostra mano destra, tutti e tre i pedali e la leva del cambio, ma con un po’ di pratica diventerà un automatismo. E la vostra auto ringrazierà, così come i vostri tempi sul giro nel caso siate in pista.

Il punta-tacco di Senna

Come esempio mirabile di questa tecnica vi lasciamo il famosissimo video di Ayrton Senna che guida la supercar Honda NSX sul circuito di Suzuka. Ovviamente nessuno di noi sarà mai paragonabile al compianto campione brasiliano, ma concentratevi sull’inquadratura dei piedi e vedrede la tecnica del punta-tacco applicata in modo esemplare.