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Stai per fare un viaggio in Europa in Camper? Devi assolutamente sapere questo

Uno dei motivi per cui tante persone hanno deciso di acquistare un camper è certamente legato alla sensazione di libertà che si può godere con questo veicolo. D’altronde, è sufficiente fare un piano e tracciare il proprio tragitto (o lasciarsi guidare dalle emozioni del momento) per vivere qualche giorno o alcune settimane di relax, alla ricerca di un panorama da ricordare o di una nuova città da esplorare.

Tuttavia, prima di partire con eccessivo entusiasmo alla volta di nuove destinazioni, è bene rammentare che ogni Paese europeo ha le sue regole in materia camperistica.

Nelle prossime righe abbiamo cercato di riassumere le più importanti per i principali Paesi europei, partendo dall’Italia.

Italia

Cominciamo subito con l’introdurre il fatto che il nostro Paese non è tra i più severi per quanto concerne la limitazione della circolazione dei camper su strada. Occorre tuttavia fare attenzione alle zone a traffico limitato (ZTL), che si trovano in buona parte delle principali città italiane e nelle quali i veicoli non residenti (camper inclusi) non possono transitare.

L’obiettivo di queste zone è, come noto, quello di ridurre la congestione e l’inquinamento. Pertanto, per l’intera durata della giornata o solamente per una frazione della stessa, i camper non possono circolare in esse.

Considerato che le norme variano a seconda della Regione e del Comune, il nostro suggerimento non può che essere quello di verificare volta per volta, sulla base del proprio percorso, le limitazioni a cui si potrebbe andare incontro.

Germania

Dal 2008 in Germania sono state istituite più di 50 zone ambientali, ovvero aree territoriali in cui si può circolare solo con un bollino verde, al fine di ridurre l’inquinamento da particolato. L’elenco aggiornato è disponibile sul sito umweltbundesamt.de, a cui consigliamo di fare riferimento per saperne di più.

In aggiunta a ciò, in alcune grandi città è stato introdotto anche il bollino blu, un’etichetta per i veicoli con gli standard di emissione più recenti, e attualmente attribuito solo ai veicoli diesel con standard di emissione Euro 6, ai veicoli a benzina con standard di emissione Euro 3 e ai veicoli elettrici.

Per esempio, nel centro di Berlino la zona ambientale si trova all’interno dell’anello della S-Bahn (“Großer Hundekopf“), un’area di circa 88 km quadrati. Da giugno 2019, Darmstadt ha designato zone di divieto di guida anche in Hügelstraße e Heinrichstraße, interessando i veicoli con standard di emissione diesel da Euro 1 a 5 e i veicoli a benzina delle classi Euro 1 e 2.

Le zone di divieto di circolazione ad Amburgo si applicano ai veicoli diesel con Euro 1-5 su Max-Brauer-Allee e Stresemanstraße nel centro della città. La più grande zona di divieto di circolazione per i veicoli diesel in termini di superficie si trova attualmente a Stoccarda: nella capitale del Baden-Württemberg, il divieto si applica a tutti i veicoli diesel fino all’Euro 4 nell’intera area cittadina.

Francia

In Francia nel 2016 è stato introdotto il badge ambientale “Crit’Air“, da utilizzarsi nelle relative zone ambientali al fine di ridurre l’inquinamento atmosferico, in particolare gli ossidi di azoto e il particolato. Pertanto, solo i veicoli più recenti e meno inquinanti possono entrare in tali aree che, principalmente, interessano le grandi città come Parigi, Lione, Montpellier, Tolosa, Nizza.

Complessivamente, i veicoli sono suddivisi in sei diverse categorie sulla base dell’anno di prima immatricolazione e i valori di emissione dei gas di scarico secondo la norma europea Euro. I camper con peso lordo inferiore a 3,5 tonnellate sono classificati come autovetture, mentre quelli con peso superiore a 3,5 tonnellate sono classificati come autocarri.

Belgio

Anche in Belgio esistono alcune zone con limitazioni alla circolazione dei camper. Il caso più noto è quello di Anversa, prima città belga a dotarsi di una zona ambientale fin dal 1° febbraio 2017. In questa zona – che si trova l’intero centro della città e parte del quartiere di Lineroever – solamente i veicoli conformi agli standard di emissione o con immatricolazione temporanea a pagamento possono circolare.

Gli stranieri possono registrare il proprio veicolo online all’indirizzo lez.antwerpen.be prima di recarsi ad Anversa: la registrazione è gratuita e può essere effettuata fino a 24 ore dopo l’ingresso nella zona a basse emissioni. Per farsi accreditare è necessario fornire i dati del libretto di circolazione e il certificato COC con il certificato di conformità CE. I veicoli che non soddisfano i requisiti possono entrare nella Low Emission Zone un massimo di otto volte all’anno acquistando un pass giornaliero.

Si tenga conto che anche a Bruxelles, Gand e altre città sono stati introdotti obblighi simili. È dunque bene verificare in anticipo sui siti web delle municipalità se si è o meno autorizzati a entrare in zona con il proprio veicolo.

Paesi Bassi

In diverse città dei Paesi Bassi esistono zone ambientali, ma solo quelle di Arnhem e Amsterdam sono rilevanti per i camper. Ad Arnhem, in particolare, i veicoli diesel immatricolati prima del 2005 non possono entrare. Ad Amsterdam sono interessati i camper immatricolati prima del 2000 e quelli con motore diesel con Euro da 0 a 3.

Gran Bretagna

La zona a basse emissioni di Londra è la principale limitazione in Gran Bretagna, con accesso consentito solo previa registrazione. Il vincolo non si applica tuttavia alle auto e alle moto o ai furgoni con peso a vuoto inferiore a 1,205 tonnellate, ma si applica ai camper con peso superiore a 2,5 tonnellate. I veicoli immatricolati nel Regno Unito e in altri Paesi devono rispettare gli standard di emissione previsti per questa zona: per i camper fino a 3,5 tonnellate si tratta dell’Euro 3, per i camper oltre le 3,5 tonnellate dell’Euro 4.

Chi vuole entrare nella zona a basse emissioni deve registrare il proprio veicolo alla “Transport for London“, il cui rilascio del passo può richiedere fino a due settimane.

Portogallo

In Portogallo esiste una zona ambientale nella capitale Lisbona, divisa in due aree. A seconda della zona, i divieti di ingresso si applicano nei giorni feriali dalle 7.00 alle 21.00 per i veicoli immatricolati per la prima volta prima del 1 gennaio 2000 o prima del 1 gennaio 1996.

Spagna

La capitale spagnola Madrid ha designato la zona ambientale “Madrid Central” nel centro della città, attiva 24 ore su 24, tutti i giorni. I veicoli diesel con classi di emissione da Euro 0 a 3 e i veicoli a benzina da Euro 0 a 2 non possono entrare. Tutti i veicoli non immatricolati in Spagna devono richiedere in anticipo il tesserino ambientale sul sito distintivo-ambiental.es.

Anche a Barcellona c’è un obbligo simile nella zona ambientale “Zona de baixes emissiones“, dove è in vigore in modo permanente dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20 in tutta l’area cittadina all’interno delle circonvallazioni Ronda de Dalt (B-20) e Ronda Litoral (B-10) e in alcune parti dei comuni circostanti dal 1° gennaio 2020. Non sono ammessi i veicoli diesel da 0 a 3 Euro, i veicoli a benzina da 0 a 2 Euro e le moto da 0 a 1 Euro. Anche in tale ipotesi, i veicoli autorizzati devono essere registrati preventivamente online.

Ungheria

La capitale ungherese Budapest è suddivisa in diverse zone ambientali e zone a traffico limitato, con queste ultime (disponibili sul sito de.urbanaccessregulations.eu) che non possono essere attraversate da alcun veicolo a motore. Inoltre, durante le allerte per l’inquinamento atmosferico, i veicoli diesel con Euro da 0 a 4 non possono entrare tra le 6 del mattino e le 10 di sera. Le zone ambientali regolari, tuttavia, non riguardano i camper.

Norvegia

In Norvegia, a Bergen e Oslo esiste una zona ambientale che entra in vigore dalle 6.00 alle 22.00 durante le allerte per l’inquinamento atmosferico. A Oslo, tutti i veicoli diesel sono interessati dal divieto. A Bergen, il divieto di circolazione nei giorni pari riguarda tutti i veicoli con targa dispari e viceversa.

Svizzera

La Svizzera ha designato una zona ambientale (“Circulation différenciée“) nella città di Ginevra e in alcune parti dei comuni circostanti dall’inizio del 2020. Entra in vigore in caso di allerta per l’inquinamento atmosferico tra le 6.00 e le 22.00. Sono interessati i veicoli diesel con classi di emissione da Euro 0 a 2 e i veicoli a benzina con Euro 0 e 1.

Per poter circolare è necessario munirsi di uno specifico bollino ambientale chiamato “Stick’Air”, emesso dal Cantone di Ginevra al prezzo di cinque franchi svizzeri. Tutte le informazioni sono disponibili anche su www.ge.ch.