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Le 5 più grandi cadute nella carriera di Marc Marquez

Anche se Marc Marquez è uno degli sportivi di maggior successo da quando è entrato in MotoGP quasi un decennio or sono, non sfugge come le ultime stagioni dell’otto volte campione del mondo siano state suggellate da pesanti incidenti.

Ecco una rapida collezione delle 5 più grandi cadute del pilota Honda.

5. Assen (2013)

Quello di Assen è stato sicuramente uno dei più gravi incidenti ad alta velocità di Marc Marquez: accaduto alla curva Ramshoek del circuito, durante le terze prove libere, il pilota ha subito fratture al mignolo della mano destra e all’alluce del piede destro.

L’incidente di Assen è peraltro avvenuto non molto tempo dopo che Marquez era stato sbalzato dalla sua Honda dopo aver perso il controllo lungo il rettilineo più veloce del calendario MotoGP, al Mugello, durante le prove del venerdì per il Gran Premio d’Italia. Quando Marquez arrivò su un’altura del rettilineo principale a 280 kmh, perse la parte anteriore della sua RCV in frenata, finendo sull’erba.

4. Silverstone (2021)

Marquez ha battezzato anche il terreno di Silverstone, nel 2021. Durante le fasi finali della sessione FP1 il pilota ha infatti franato nella curva Maggotts alla velocità di 274 kmh: sia Marquez che la sua moto sono scivolati sull’erba prima che la Honda si trovasse stesa al centro della pista.

In quell’occasione il circuito espose la bandiera rossa, con Marquez rimasto a terra per un po’ di tempo. Dopo essersi finalmente rimesso in piedi, Marquez ha confermato che la sabbia gli è entrata negli occhi e che ha influenzato la sua visione durante le FP2.

Peraltro, è questo lo stesso anno in cui Marquez ha sofferto di diplopia (doppia visione) per la seconda volta nella sua carriera agonistica dopo un incidente di motocross accaduto alla fine dell’anno.

3. Buriram (2019)

Marc Marquez, all’epoca leader del campionato, cercava a Buriram la sua seconda vittoria di sempre sul circuito thailandese, dopo quella dell’evento inaugurale del 2018.

Dopo un solido inizio di FP1, però, il pilota Repsol Honda è stato scagliato dalla sua Honda RC213V: il pesante impatto a terra ha portato Marquez a subire lesioni al collo, alla schiena e al bacino.  Subito dopo l’incidente, Marquez è rimasto sulle gambe in evidente disagio.

Marquez è poi tornato in FP2 dopo una visita al centro medico, finendo con il realizzare il sesto tempo. Domenica, invece, Marquez ha fatto ancora di più rivendicando la vittoria e, con essa l’ultimo dei suoi sei titoli mondiali MotoGP.

2. Mandalika (2022)

Dopo essere caduto tre volte – due volte alla curva 12 e una volta alla curva 13 – Marquez ha subito quello che è stato senza dubbio il suo più grande incidente dal ritorno dall’infortunio.

Anche se Silverstone è stato uno degli incidenti più veloci della sua carriera, Mandalika è stato probabilmente peggiore: con la gara a poche ore di distanza, Marquez era già al limite nel warm-up del mattino quando la parte posteriore della sua Honda 2022 ha schizzato via, verso la curva 15. Per fortuna Marquez è riuscito a salvare il “quasi incidente”. Cosa che non è riuscita poco dopo, quando la parte posteriore della moto ha girato di nuovo, questa volta in modo molto più veloce e spettacolare.

Marquez è stato sbalzato fuori dal veicolo prima di atterrare sul capo. Il pilota si è faticosamente ripreso con il passare dei secondi, ma le sue condizioni sono apparse piuttosto preoccupanti, tali da suggerire una potenziale commozione cerebrale.

Di fatti, dopo essere partito in elicottero per un ospedale locale, i timori di una commozione cerebrale si sono manifestati e la squadra e il pilota hanno preso la decisione di rinunciare al secondo round della stagione 2022.

1. Jerez (2020)

Sebbene non sia stato il più veloce o più spaventoso incidente da un punto di vista visivo, gli effetti della caduta di Jerez si stanno facendo ancora oggi sentire per lo spagnolo.

Comodamente in testa alla gara, il pilota Honda sembrava in rotta per iniziare la stagione 2020 nello stesso modo in cui ha concluso il 2019: con una vittoria. Tuttavia, forse Marquez ha chiesto troppo alla sua RC213V nell’approccio alla curva 3, con il pneumatico posteriore che ha preso troppa trazione, sbalzandolo dalla sella. E mentre Marquez finiva nella ghiaia, la sua Honda l’ha colpito causandogli la rottura di un braccio.