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Valentino Rossi, come sarà la MotoGP senza il suo “reuccio”

Valentino Rossi

Cosa succederà in seguito al ritiro di Valentino Rossi dal Motomondiale? Quale impatto avrà un evento così epocale per la MotoGP? Ciò che si sa è che sta per iniziare la prima stagione senza il Dottore dal lontano 1995.

La leggenda delle competizioni motoristiche a due ruote catturava l’attenzione di milioni di tifosi provenienti da ogni angolo del mondo. Riusciranno a trovare nuovi piloti per i quali fare il tifo? O smetteranno di guardare le corse? Non si sa ancora.

Valentino Rossi, cosa succederà dopo il suo ritiro

L’addio di Valentino Rossi è stato un momento fondamentale per la MotoGP, nata e cresciuta durante la sua epoca. Non sarà facile portare avanti lo slancio giusto senza il nove volte campione del mondo in ben quattro classi. Il Managing Director di Yamaha, Lin Jarvis, è convinto che si possa trarre spunto dalla Formula 1, che ha perso numerosi campioni ma è sempre ripartita da zero.

“Abbiamo vissuto ben 16 anni con Valentino e sappiamo quanto valga per lo sport e il nostro marchio. È stato un’icona, nonché una risorsa per il nostro brand. Vogliamo mantenere il nostro rapporto con lui”, esordisce Jarvis. “Penso che tutti abbiamo tratto beneficio dalla popolarità che ha portato al nostro sport. Ma ogni disciplina va avanti, che si tratti di sci, Formula 1 o tennis. Dopo la scomparsa di Ayrton Senna, la Formula 1 è andata avanti con Schumacher. Lo sport va sempre avanti”, ha aggiunto.

“Abbiamo superato gli anni di Senna, Schumacher, Vettel e Hamilton, ma le nuove leve sono divertenti giovani e veloci. Oggi c’è Verstappen e il suo fan club arancione, che potrebbe portare avanti quello sport. Succederà anche in MotoGP, dove ci sono gare straordinarie in tutte e tre le classi”.

Gli fa eco il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti: “Sono d’accordo con Lin, ma Valentino era un pilota iconico, insostituibile. Solo Giacomo Agostini era così famoso anche al di fuori dei fan delle corse. Non sarà facile attirare la stessa attenzione di quegli spettatori che seguivano lo sport solo per vedere cosa stesse facendo Valentino. Spero si rendano conto che sia un bello spettacolo, in pista e in TV. Speriamo che i piloti emergenti ricevano il giusto supporto dai tifosi, ma Rossi ci mancherà”.

Il leader della Repsol Honda Alberto Puig è invece convinto che tutto andrà avanti al meglio: “Ci sono stati molti super piloti, la vita continua e le nuove generazioni arrivano. Il tempo che stiamo vivendo è il presente. Ciò che conta è la corsa, senza dipendere dalla presenza di un pilota o meno. Ad ogni modo, Valentino Rossi sarà ricordato come uno dei migliori del motorsport, questo è sicuro”.

Già a partire da quest’anno, scopriremo se la MotoGP continuerà ad attrarre nuovi fan nonostante l’addio del suo indiscusso leader carismatico. Rossi conta ben 12,7 milioni di follower, anche più degli 11,9 milioni della stessa MotoGP. Il suo erede naturale potrebbe essere Marc Marquez, ma bisogna prestare attenzione anche agli ultimi campioni del mondo Joan Mir e Fabio Quartararo, oltre all’azzurro Francesco Bagnaia.