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Binotto calma Leclerc, Horner quasi ringrazia la Ferrari

RedBull Team principal Christian Horner and Scuderia FerrariTeam Principal Mattia Binotto speack into the paddock before qualifying of Monaco Grand Prix in Monaco City Circuit in Monaco-Ville, Monaco, France, 27 May 2022 (Photo by Andrea Diodato/NurPhoto via Getty Images)

Una domenica ad incastro, come sempre avviene tra due capi di schieramenti opposti e in lotta. Per i Team Principal di Ferrari e Red Bull il combinato farà sempre cento, ma bisogna pur sempre vedere chi rosicchia la parte più consistente della mela. A Silverstone sicuramente è stato quello del Cavallino, Mattia Binotto, ad addentare la parte più consistente con la vittoria di Carlos Sainz. Ma per come si era messo il Gran Premio di Gran Bretagna, è più che intuibile che il suo omologo, Christian Horner, può tirare un sospiro di sollievo lungo un eternità. Punti di vista, sensazioni.

Paradossi

La Ferrari che vince e non può esultare troppo. Perché è parso evidente il sacrificio involontario imposto a Charles Leclerc e quanto sia stata questa, per assurdo e per paradosso, la chiave della vittoria di Carlos Sainz. “Di fronte alla delusione e alla frustrazione di Charles gli stavo dicendo che ha fatto una gran gara e che è giusto che si guardi avanti. Il risultato c’è”, le parole di Mattia Binotto, ripreso col dito puntato nei confronti del monegasco. “Quel dito voleva dire ‘Calmati’”, la spiegazione del dirigente del Cavallino.

My man

L’uomo di giornata in casa Ferrari è senz’altro Carlos Sainz, che dopo la prima pole in carriera si regala anche la prima vittoria. Una superdomenica iberica giunta al termine di una gara ricolma di ribaltoni. “Carlos è stato bravissimo. Alcuni giri prima della ripartenza aveva ceduto immediatamente la posizione a Leclerc senza battere ciglio. Questo è lo spirito di Carlos. Non c’è niente da dire su quel fronte”, il commento di Binotto.

Sollievone

Si è sentito lungo tutta la Gran Bretagna. Non solo Silverstone o Milton Keynes, lì vicino e dove si trova la sede del quartier generale della Red Bull. Cosa? Il sospiro di sollievo di Christian Horner. La domenica casalinga si stava trasformando in un disastro sportivo con Verstappen ai margini della zona punti e Perez alle prese con una gara anonima. “Max ha iniziato ad accumulare vantaggio, poi ha colpito dei detriti e ha danneggiato molto il fondo della vettura, perdendo probabilmente metà del downforce”, la prima analisi del dirigente britannico.

Non si molla

Horner può essere soddisfatto dello spirito della Red Bull che ha limitato enormemente i danni in una domenica che stava diventando stregata. “Max ha lottato come un leone. Si è preso con le unghie un settimo posto che potrebbe essere molto importante per il Mondiale”, le parole del numero uno della gestione sportiva della scuderia austro-britannica. “E che dire di Sergio: ha recuperato mezzo giro a tutti e si è preso il podio”.

Danni marginali

E l’impressione, non solo di Horner ma di tutti, è di un serissimo pericolo scampato, altro che buccia di banana. Ad un certo punto, con Leclerc avviato verso la vittoria e Verstappen praticamente a secco, il rischio concreto era quello di perdere in un sol colpo metà vantaggio. E invece… “Alla fine, Perez ha allungato il suo vantaggio su Leclerc, che in classifica piloti ha guadagnato solo sei punti su Max. E noi nei costruttori abbiamo perso solo 13 punti. Con la giornata che abbiamo avuto non è male”. Già, suona quasi come un “Grazie Ferrari”.