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Carlos Sainz accusa Daniel Ricciardo per una manovra troppo irruenta

Carlos Sainz

Il GP degli Stati Uniti è stato caratterizzato anche dal duello tra Daniel Ricciardo e Carlos Sainz per la quinta posizione. Lo spagnolo ha accusato l’australiano di aver un po’ esagerato con la grinta.

Il primo duello si è verificato durante il giro iniziale. Sainz era stato chiuso a sandwich tra le due McLaren ed era andato largo alla curva 12 per evitare di essere superato da Ricciardo. L’altra vettura arancione di Lando Norris aveva cercato di inserirsi all’interno delle altre due monoposto, ma senza successo.

La protesta di Carlos Sainz

Il corpo a corpo è andato avanti nella serpentina successiva del circuito di Austin, con Carlos Sainz costretto a lasciar passare Daniel Ricciardo dopo una strenua battaglia. “Ho avuto una brutta partenza, invece di attaccare con gomme morbide mi stavo difendendo dalle McLaren”, ha esordito il pilota spagnolo al suo primo anno in casa Ferrari.

“Sono riuscito a passare entrambi, ma poi sono andato fianco a fianco nella curva 12 e mi hanno messo nel mezzo. Probabilmente Lando ha frenato molto tardi all’interno. Per dare un po’ di spazio a Lando, sono andato largo con la sicurezza di non andare a sbattere. Facendo passare Lando, Daniel ne ha approfittato e ha superato anche lui. I commissari hanno ritenuto che io dovessi restituire la posizione a Norris e ho dovuto cedere due posizioni. Una volta fatto, ho superato Lando e sono partito di nuovo all’inseguimento di Daniel”.

Un inizio piuttosto caotico, dunque, per Carlos Sainz. Lo spagnolo è rimasto frustrato per la manovra di Ricciardo: “Era al limite della legalità. Con lui all’interno e io all’esterno, ho tutto da perdere. Mi ha condotto fuori senza lasciarmi spazio all’uscita dell’angolo, toccando la mia vettura. Quel leggero contatto era al limite, ma al posto suo avrei fatto lo stesso. Il tocco era abbastanza evitabile”.

Una battaglia davvero ricca di colpi di scena, raccontata anche dal punto di vista di Daniel Ricciardo: “Credo che ci siamo toccati, a meno che lui non abbia urtato un cordolo. La mia macchina mi sembrava a posto. Quando sei all’esterno, sei un po’ più esposto. Non volevo toccarlo, ma immagino che abbia corso un rischio all’esterno”, ha spiegato il pilota australiano.