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Christian Horner: “La Red Bull non può fidarsi di una penalità di Hamilton”

Christian Horner

Il team principal della Red Bull, Christian Horner, non si fida di una possibile penalità per Lewis Hamilton dovuta all’installazione di una quarta power unit sulla sua Mercedes.

Il campione britannico ha a disposizione solo due motori per le sei gare che mancano alla fine del mondiale, uno dei quali è già abbastanza usurato. La Mercedes si sta chiedendo se intervenire nei prossimi Gran Premi, con l’ipotesi di effettuare il cambio già in occasione del GP di Turchia. I dubbi non mancano, pensando anche al nuovo propulsore montato sulla vettura di Valtteri Bottas nel GP di Russia, dopo averlo sostituito già nel weekend precedente.

Christian Horner, nessun affidamento su una penalità per Hamilton

Il leader della Mercedes, Toto Wolff, aveva introdotto la possibilità di un quarto motore da mettere a disposizione di Lewis Hamilton. “Ciò che conta è non far segnare un ritiro a causa di un problema di affidabilità. Un secondo o un terzo posto vanno bene, ma un mancato arrivo è peggio. Non vogliamo soffrire di problemi di questo tipo”, ha riferito Wolff.

In ambito Red Bull, Max Verstappen ha ostentato una certa sicurezza sulla power unit montata in occasione della gara di Sochi: “Usufruiremo di questo motore fino al termine della stagione”. Al contempo, Christian Horner diffida da eventuali penalità per l’avversario principale dell’olandese per la conquista del titolo iridato. “Vedendo i motori che Mercedes ha sostituito nei team clienti, penseresti a una penalità. Ma non possiamo fare alcun affidamento su un’ipotesi del genere”.

Horner ha anche parlato del duello per vincere il campionato: “Si andrà avanti fino in fondo. Non ci sono circuiti così a favore della Mercedes come Russia e Monza, ma saranno comunque forti. Hanno vinto in Turchia l’anno scorso, ma noi sembriamo più avanti ad Austin. Poi ci sarà Abu Dhabi, tracciato sul quale in teoria siamo alla pari. Una squadra sarà leggermente favorita rispetto all’altra in base a ciò che sarà rimasto sul tavolo”.