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Ciao ciao, Ricciardo! McLaren ufficializza divorzio a fine stagione

Daniel Ricciardo of Australia and McLaren F1 Team driver during the practice session at Hungarian Aramco Formula 1 Grand Prix on July 29, 2022 in Mogyoród, Hungary. (Photo by Robert Szaniszló/NurPhoto via Getty Images)

Tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire. Daniel Ricciardo e McLaren separano le proprie strade con un comunicato pubblicato dal team di Woking, corredato anche dalle dichiarazioni di congedo e ringraziamento del pilota australiano. Ricciardo lascia dopo due anni oggettivamente molto difficili, impreziositi dalla gemma della vittoria al Gran Premio d’Italia, a Monza, nello scorso settembre. Una perla nel deserto, però. Una penuria assoluta di risultati in rapporto ad un team come la McLaren che si trova al quinto posto del Mondiale Costruttori, vicinissimo alla quarta posizione dell’Alpine. Legando poi il tutto col rendimento diametralmente antitetico del compagno di squadra, Lando Norris. Tutte situazioni che hanno condotto al divorzio anticipato di un contratto che sarebbe scaduto alla fine della prossima stagione.

Comune accordo

Nel comunicato della scuderia di Zak Brown si legge: “La McLaren Racing e Daniel Ricciardo hanno deciso di comune accordo che Daniel lascerà la squadra al termine della stagione 2022. Il team ringrazia Daniel per il suo impegno e il suo contributo, compresa la memorabile vittoria di Monza. Non vediamo l’ora di concludere la stagione insieme”, la dichiarazione classica di prammatica del team. Che poi ha aggiunto che il contratto, valido anche per il 2023, è stato risolto anticipatamente, in quanto entrambe le parti hanno deciso di comune accordo che Ricciardo lascerà la squadra al termine della stagione. L’aussie è arrivato all’inizio dell’annata 2021 alla McLaren con grandissime ambizioni. Tutte frustrate da un feeling con la monoposto mai scattato e anche dalla scarsissima vena mostrata dall’ex Red Bull.  

Frasi indicative

L’allarme rosso per Daniel Ricciardo era scattato qualche mese, quando il CEO di McLaren, Brown, aveva rilasciato dichiarazione sibilline di malcontento per il rendimento del pilota, aggiungendo che il contratto si sarebbe potuto risolvere anticipatamente. E così è stato. Ma senza spargimenti di sangue – verbali, ovviamente – polemiche e senza alcun trascinamento di una situazione insostenibile. Vedere per credere, la classifica piloti col compagno di squadra Norris a 76 punti e Ricciardo che ne ha messi assieme appena 19. Una differenza proporzionalmente enorme. E così per il team e lo stesso pilota di Perth non è stato complicato trovare la quadratura della separazione.   

Orgoglio

Per salutare la McLaren e i suoi tifosi, Ricciardo ha postato su Twitter un video di congedo, ritwittato poi dall’account della scuderia di Woking. “È stato un privilegio far parte della famiglia McLaren nelle ultime due stagioni, ma in seguito a diversi mesi di discussioni con Zak e Andreas abbiamo deciso di rescindere anticipatamente il mio contratto con la squadra e concordare di separarci reciprocamente alla fine di questa stagione”, ha detto l’australiano. Che poi ha aggiunto che annuncerà i suoi progetti futuri a tempo debito, ma a prescindere da ciò che porterà il prossimo capitolo, afferma di non avere rimpianti e di essere orgoglioso in particolare della vittoria a Monza la scorsa stagione. “Darò il massimo sia in pista che fuori, mentre ci godiamo il resto della stagione insieme. Non sono mai stato così motivato a gareggiare e a far parte di uno sport che amo così tanto e non vedo l’ora di vedere cosa succederà”, il saluto di Ricciardo.

E Piastri?

Ora resta da capire la tempistica dell’annuncio di Oscar Piastri come prossimo pilota della McLaren. Il baby campione non sarà in pista nelle FP1 con Alpine al Gran Premio del Belgio, situazione ovvia e punitiva del team francese. Il comunicato dell’addio a Ricciardo di Brown e soci si chiude con un “La squadra confermerà a tempo debito la formazione completa dei piloti per il 2023”. La Formula 1 è in attesa dell’ovvio, i colpi di scena paiono esserci già stati.