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Gioia Leclerc in Azerbaigian, Sainz sorriso a metà (video)

BAKU, AZERBAIJAN - JUNE 11: Pole position qualifier Charles Leclerc of Monaco and Ferrari celebrates in parc ferme during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on June 11, 2022 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Dan Istitene - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Non sarà Monaco, ma partire dalla prima fila a Baku potrebbe fare la differenza. Chiaramente poi potrebbe trattarsi – come spesso è accaduto – di una gara pazza con Safety Car, bandiere rosse e quant’altro possa stravolgere il copione. Ma rimane che Charles Leclerc ancora una volta partirà davanti a tutti con la sua Ferrari numero sedici, anche nel Gran Premio d’Azerbaigian. Anche al compagno di squadra, Carlos Sainz, quarto e in pole provvisoria fino a due minuti dalla fine, quando i primi quattro della graduatoria si sono lanciati nell’ultimo e decisivo tentativo.

Entusiasmo monegasco

E’ al settimo cielo Charles Leclerc per una pole che non era affatto scontata prima dell’ultimo, spaziale, giro. “Sono entusiasta per domani”, ha detto il numero sedici. “La gestione delle gomme sarà fondamentale e a livello di passo gara siamo cresciuti. Fare bene dopo quanto successo a Monaco sarà fondamentale”, ha sottolineato il monegasco con una punta di rammarico per le due vittorie sfumate a Barcellona e Monte Carlo che pesano sulla classifica.

Sainz a metà

Se Charles Leclerc è al settimo cielo, fate tre e mezzo per Carlos Sainz. Scherzi a parte, lo spagnolo aveva ottime sensazioni e, in più, era in testa e pregustava la prima pole in carriera. “Quando pensi di aver trovato il limite cerchi sempre qualcosa in più e oggi sono andato lontano”, ha ammesso lo spagnolo alludendo all’errore commesso nel secondo e decisivo tentativo. “È stata una buona qualifica, ho lottato e finalmente ho trovato la confidenza che non avevo in altri GP, la posizione è buona”, ha chiosato Sainz. Che poi ha aggiunto di esser maggiormente contento di aver capito la macchina che non del quarto posto. Rimane, comunque, una sensazione di competitività che lo spagnolo si porterà dietro anche nella gara. Meglio di niente.