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Hamilton: “A Spa un calcio nei denti”. Marko: “Perez? Alti e bassi da sudamericano”

27 August 2022, Belgium, Spa: Motorsport: Formula 1 World Championship, Belgian Grand Prix, qualifying. Lewis Hamilton from Great Britain of Team Mercedes is on track at Spa. Photo: Hasan Bratic/dpa (Photo by Hasan Bratic/picture alliance via Getty Images)

La peggior qualifica che memoria ricordi nel weekend potenzialmente più importante e “aperto” dell’anno. La pragmatica Mercedes di quest’anno ha regalato la sorpresa negativa del sabato del Gran Premio del Belgio. Con la penalizzazione giocata da Max Verstappen, Charles Leclerc e anche da un paio di outsider fastidiosi come Lando Norris ed Esteban Ocon, a Spa-Francorchamps potrebbe essere l’occasione delle frecce d’argento di giocarsi anche una vittoria. Carlos Sainz e Sergio Perez permettendo. Eppure, la squadra che ha raccolto di più rispetto alle difficoltà palesate quest’anno dalla macchina, pare essersi inceppata sul più bello.

Basito

Particolarmente deluso Lewis Hamilton, uno che ci terrebbe da morire a vincere una gara, cosa che accade da oltre un decennio. Eppure quel distacco che fa l’occhiolino ai due secondi non autorizza grandi slanci di fantasia, a meno che non si capovolgano le cose nella domenica di gara. E il sette volte campione del mondo non ci gira attorno: “Tutti lavorano per migliorare. Siamo venuti qui molto ottimisti, pensando che saremmo stati vicini, magari a mezzo secondo”, ha detto Hamilton. “Invece essere indietro di un secondo e otto decimi è un vero calcio nei denti. È quello che è. Questa è un’auto con cui continuiamo a fare fatica”, ha ammesso il fenomeno di Stevenage.

Lavoro lavoro lavoro

Non è propriamente il volto della felicità anche il Team Principal, Toto Wolff. Il gap accumulato stona col periodo particolarmente positivo della scuderia di Brackley: addirittura in pole in Ungheria con George Russell (ieri a due secondi e un decimo) e con la voglia d’insidiare la Ferrari per il secondo posto nel mondiale costruttori. “È stato un risultato molto deludente, nessuno nel team ritiene accettabile un deficit del genere e, ancora oggi, dopo 14 gare, non riusciamo a capire come ottenere prestazioni costanti da questa vettura”, ha detto il manager austriaco dopo la qualifica. Che poi ha aggiunto di sperare in un passo gara migliore e che, a prescindere dalla posizione finale, ci sia molto lavoro da fare.

L’ultima di Helmut

A proposito di manager, ciò che sta sicuramente facendo parlare nel paddock è l’ultima uscita di Helmut Marko. Il Responsabile del Programma Giovani della Red Bull ha parlato del momento non esaltante di Sergio Perez: “I suoi sono tipici alti e bassi da sudamericano”, ha detto l’austriaco. Frase piuttosto discutibile che non merita nemmeno commento. Più interessante, invece, il parere sulla rimonta che attende Verstappen, in grandissima forma e velocissimo in Belgio: “Il distacco dato da Max a tutti gli altri in qualifica è stato impressionante. La rimonta non dovrebbe richiedere troppo tempo”, ha spavaldamente parlato Marko. “Siamo ancora ottimisti e credo ci sia la possibilità di finire vicini al podio. A Spa ci sono sempre incidenti e una Safety Car al momento giusto potrebbe aiutarci”, ha detto.