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Horner: “Niente politica o ca**ate, Red Bull rispetta Ferrari”

RedBull Team principal Christian Horner and Scuderia FerrariTeam Principal Mattia Binotto speack into the paddock before qualifying of Monaco Grand Prix in Monaco City Circuit in Monaco-Ville, Monaco, France, 27 May 2022 (Photo by Andrea Diodato/NurPhoto via Getty Images)

La classifica le pone lontane, decisamente distanti. Ben più di sessanta punti tra gli uomini-vedette Max Verstappen e Charles Leclerc e ottanta tra i due team nel Mondiale costruttori. La pista, però, ha mostrato che l’eterno inseguitore, la Ferrari, è ben più di un grattacapo tecnico per chi il mondiale apparentemente lo sta dominando, la Red Bull. Ma il Team Principal, Christian Horner, lo sa bene. La Ferrari è distante per catene di errori, situazioni a volte difficilmente ponderabili e altro, ma il lavoro svolto a Maranello è dannatamente efficace. E, per questo e tanto altro, tra le due scuderie esiste un sanissimo rispetto che va anche oltre il valore esibito nei Gran Premi.

Genuinità

Al di là della simpatia tra i due “capi”, il rispetto reciproco tra Ferrari e Red Bull può estendersi anche ai team: “C’è rispetto tra due team estremamente competitivi, abbiamo un testa a testa in ogni gara, ma c’è un rispetto genuino tra piloti e team che è bello da vedere”, il parere di Christian Horner in un’intervista concessa a Eurosport. D’altronde, negli occhi del dirigente britannico c’è la velocità della rossa in pista ma anche una vicinanza di visioni tra i vertici del team. Sia sulla discussa e discutibile Direttiva Tecnica anti-porpoising che sulle linee guida per la prossima stagione, Red Bull e Ferrari sono schierate fianco a fianco.   

Nessun conto

A chi sostiene che, però, la simpatia sia aiutata anche da un aspetto che va oltre l’umana sensazione, Horner risponde in modo piuttosto diretto: “Certamente è un confronto focalizzato sulla pista. Non c’è politica o non ci sono ca**ate fuori dal circuito”, ha puntualizzato il numero della gestione sportiva di Red Bull. Insomma, perlomeno a parole, il dirigente britannico non legge nel buon rapporto di vicinato (in cima alla classifica) come un calcolo anti-Mercedes per opporsi a quello che da moltissimi viene considerato come il più potente e abile tessitore politico del circus: Toto Wolff.

Classifica bugiarda

Lasciando da parte la politica sportiva, ciò che si è spessissimo notato in pista è una Ferrari forse anche più veloce di Red Bull, ma spesso incapace di concretizzare. La linea Horner non va distante da questo punto di vista: “Il divario di punti è maggiore di quello che avrebbe dovuto essere. Hanno una grande vettura, penso ad esempio che sui cordoli siano migliori di noi”, ha ammesso il manager britannico. Che poi ha aggiunto come stia tutto nel “mettere insieme le cose”, dal degrado delle gomme alla temperatura, alle soste ai box, alla strategia. “Conta tutto perché siamo molto ravvicinati. In questa prima parte dell’anno abbiamo colto maggiormente le nostre opportunità, ma mi aspetto una parte finale molto ravvicinata”, ha puntualizzato Horner.