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La Red Bull è diventata improvvisamente la peggiore scuderia nei pitstop?

La Red Bull è passata dall’essere la squadra di riferimento della Formula 1 per quanto concerne i pitstop, ad avere il peggior tempo medio da quando è entrata in vigore una nuova direttiva tecnica della FIA. Ma per quale motivo?

Come funziona il cambio gomme

Il cambio gomme, nella moderna Formula 1, si avvale di pistole intelligenti dotate di un software che completa una serie di controlli automatici accertando che la ruota sia sicura prima che il dispositivo possa essere rilasciato.

Queste particolari pistole hanno infatti un pulsante che il meccanico preme, inviando così un segnale nel momento in cui il dado della ruota è ritenuto sicuro. Così facendo il martinetto può essere finalmente abbassato ma… era possibile – e divenne pratica comune – che il pulsante fosse premuto in anticipo in previsione del serraggio del dado, guadagnando così qualche centesimo di secondo.

La nuova direttiva

La direttiva tecnica applicata dal GP Belgio, e rivista con criteri più rigorosi, stabilisce che il pulsante di rilascio debba essere premuto solo in reazione al segnale che certifica la sicurezza del dado della ruota, e non prima.

Ebbene, proprio questa nuova direttiva non sembra essere piaciuta in casa Red Bull, con la scuderia che ha considerato l’innovazione come un tentativo di rallentare le proprie prestazioni. Effettivamente, nei tre GP questi timori sembrano essere stati convalidati. Sebbene la Red Bull sia stata capace di pitstop estremamente veloci a Zandvoort, Monza e Sochi, le sue prestazioni sono decisamente peggiorate.

Sul perché, però, i dati si sono così tanto deteriorati da rendere la Red Bull la peggiore tra le scuderie, ci sono spiegazioni ben evidenti: il peggioramento del dato medio è infatti frutto dei problemi che hanno causato pit stop molto lenti sia per Max Verstappen (11.1 secondi) in Italia che per Sergio Perez (8.96 secondi) in Russia.

I problemi di Red Bull

La Red Bull ha ammesso che il problema di Verstappen a Monza, che ha poi indirettamente suscitato la collisione con il rivale al titolo Lewis Hamilton, è stato un errore umano direttamente ricollegabile all’applicazione della nuova direttiva tecnica.

Su tale tema è poi intervenuto il team boss Christian Horner, che non ha certo nascosto i fastidi per un protocollo cambiato a metà stagione. Si precisa tuttavia che, contrariamente al problema di Verstappen a Monza, quello di Perez in Russia si lega a un leggero ritardo nel distacco della ruota, con la frizione rilasciata mentre la macchina era ancora sospesa.

Insomma, la Red Bull è diventata improvvisamente meno abile nei pitstop ma, in fondo, il campione di gare post-direttiva è ancora piuttosto contenuto per verificare che si tratti realmente di un’abitudine consolidata o, come sembra, il frutto di alcuni incidenti di percorso.