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Leclerc: “Io, nessuno per chiedere chiarimenti alla Ferrari” (video)

E’ francamente piuttosto difficile capire cos’abbia fatto di così malvagio Charles Leclerc al dio delle corse. L’ex leader del Mondiale non riesce a liberarsi della nuvola fantozziana e anche a Silverstone, come praticamente ovunque negli ultimi due mesi, non riesce a concretizzare una gara a tratti dominata. E come spesso capita per “colpa” di eventi esterni. In Gran Bretagna, come a Monaco, lo zampone è del muretto Ferrari. Al momento dell’ingresso della Safety Car, a dieci giri dalla fine, quando il monegasco era avviato verso un successo comodo, la scelta di Binotto e soci di non richiamarlo ai box: decisione che hanno preso tutti i suoi avversari, ma lui no. Lasciato fuori e, di fatto, esposto, negli ultimi dieci giri, all’attacco di tutti. Da primo e dominante a quarto. Patatrac. Di nuovo.

Io, nessuno  

Che la scelta fosse discutibile lo si era capito subito. E Charles Leclerc, per quanto moderi i toni, non può nasconderlo. “Io ho fatto di tutto, credo si sia visto anche nella difesa alla fine. Di più non so cosa potevo fare. Però, io ero la macchina davanti al momento della Safety Car”, ha detto ai microfoni di Sky Sport. Il monegasco ha poi puntualizzato che la squadra ha deciso di diversificare le strategie, cioè non fermare la vettura davanti e fermare quella dietro. “Per me ovviamente non era la decisione giusta, ma è così. Chiarimenti? Non sono nessuno per chiedere chiarimenti alla Ferrari. È stata una gara frustrante”, l’ammissione del fenomeno in rosso, che però non vuole polemiche nel gran giorno del suo compagno di squadra. “Oggi è la vittoria di Carlos e non vorrei che il focus venga spostato sulla mia delusione, ma sulla sua prima vittoria, è un momento speciale per lui”, il bel pensiero di Leclerc.

Dulcis in fundo

Raggiante, Carlos Sainz. Al settimo cielo e oltre per aver raggiunto la tanto agognata vittoria al suo centocinquantesimo Gran Premio in carriera. “Non so cosa dire, è fantastico. Prima vittoria, dopo 150 gare, con la Ferrari e a Silverstone. Non potevo chiedere di più”, ha detto lo spagnolo. “Si tratta di una giornata molto speciale, che non dimenticherò mai. E di un weekend in generale che non dimenticherò mai”. Lo stesso Sainz ha poi parlato dell’episodio della Safety Car che, per sua stessa ammissione, gli ha dato la possibilità di tornare in testa. “Puoi immaginare i nervi che avevo in quella ripartenza. Sapevo che era la mia opportunità e ci sono riuscito”, l’ammissione del figlio del grande Carlos, particolarmente felice anche per aver vinto su una pista diversa dalle altre. Una di quelle che hanno fatto veramente la storia della Formula 1.