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Mondiale, Sainz non molla l’osso: “Tutto è possibile”

NORTHAMPTON, ENGLAND - JULY 03: Race winner Carlos Sainz of Spain and Ferrari celebrates on the podium during the F1 Grand Prix of Great Britain at Silverstone on July 03, 2022 in Northampton, England. (Photo by Joe Portlock - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Quel che è certo è che Carlos Sainz non mollerà mai. Troppo tenace, troppo combattivo, pugnace per ammainare bandiera bianca fino a che l’aritmetica non lo condannerà. Nonostante i recenti sviluppi siano stati tutti negativi, il figlio del grande Carlos sr. non lascia l’osso. In soldoni, la possibilità di credere nella corona più importante del mondo delle quattro ruote. Tra problemi di affidabilità della sua F1-75 (vedi le fiamme austriache quando stava per sorpassare Verstappen) ed errori suoi (Australia, per esempio) la convinzione di poter dare battaglia rimane lì, intatta. In una stagione in cui, tra l’altro, ha colto la prima pole e la prima vittoria, a Silverstone a inizio luglio.

Situazione compromessa

I centodue punti di distacco in classifica dal leader Max Verstappen suggerirebbero a molti di lasciar perdere, perlomeno verbalmente. Centodue punti di gap da un robot che pare creato per correre, incapace quest’anno di sbagliare. E, onestamente, anche quando commette la minima sbavatura, come in occasione del 360° a Le Castellet, appoggiato dalla dea bendata che ha scelto da che parte schierarsi. O così pare. Eppure Carlos non molla: “Statisticamente, tutto è possibile. Ecco perché la mia intenzione non è cambiata”, ha detto il pilota della Ferrari al sito ufficiale della Formula 1.

Non è finita

Ciò che conforta il pilota madrileno è legato alla particolarità di un anno in cui solo due scuderie paiono veramente in grado di vincere, eppure… “Se vedi come le prime due squadre sono costantemente in testa, dovrebbe essere un campionato facile in cui uno vince, uno arriva secondo, ma non è così”, le parole di Sainz. Il quale ha dichiarato di vedere molte oscillazioni di punti, il che gli fa credere che tutto sia possibile. “È un anno molto diverso da qualsiasi cosa prima perché le gare sono migliori, più cose accadono in gara e ci crederò fino a quando non sarà finita”, il proclama dello spagnolo del Cavallino, che pare essere animato da uno spirito indomito.

Da annotare

Il rimpianto del 27enne che corre per Maranello è legato soprattutto all’inizio della stagione, quel momento in cui ha accumulato un gap pesante da gestire. I ritiri per suoi errori in Australia e, dopo una collisione, a Imola, lo hanno scaraventato già lontano dalla vetta. Nel caso, un appunto in più collezionato sull’agendina degli consigli in vista del futuro. “Quest’anno, il mio inizio di stagione mi ha portato subito indietro di cinquanta punti ed è difficile farti sembrare un contendente al campionato quando sei a meno cinquanta”, ha detto il numero cinquantacinque in rosso. Che poi ha aggiunto di sentirsi vicino a chi sta davanti a lui in classifica, come il campione del mondo Verstappen o il suo compagno di scuderia, Charles Leclerc. “E’ un anno pazzesco, mi sto comportando a un livello molto simile ai migliori e mi sento come se fossi lì”, l’analisi dello spagnolo.