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Porsche, l’acquisto del 50% di Red Bull rimane un mistero

MONTE-CARLO, MONACO - MAY 28: Sergio Perez of Mexico driving the (11) Oracle Red Bull Racing RB18 on track during final practice ahead of the F1 Grand Prix of Monaco at Circuit de Monaco on May 28, 2022 in Monte-Carlo, Monaco. (Photo by Joe Portlock - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Dopo che, all’inizio del 2022, il consiglio di amministrazione della Volkswagen ha dato il via libera a Porsche e Audi all’ingresso in Formula 1, sono cominciate tantissime voci. I due gruppi, entrambi controllati dalla casa madre, entreranno sicuramente come motoristi a partire dalla stagione di svolta 2026. Molto prima, però, dovranno probabilmente trovare una partnership con qualche scuderia presente nel mondiale. E delle due, la più vicina ad un accordo pare essere Porsche con Red Bull. Va da sé che all’interno della ridda di voci e indiscrezioni che si sono moltiplicate nel web, nelle ultime ore ne è uscita una che vede un acquisto del 50% di Red Bull da parte della stessa Porsche.   

Voci

Secondo indiscrezioni, l’accordo vedrebbe Porsche e Red Bull confluire con quote paritarie in una nuova joint venture, in vista ovviamente di una partnership formale che inizierà nel fatidico 2026.Va detto che c’erano state anche notizie di un annuncio riguardante la futura collaborazione addirittura nel fine settimana del Gran Premio d’Austria all’inizio di luglio. Così non è stato.  Ora, come detto, sono persino emersi documenti provenienti dal Marocco che rivelano che Porsche acquisirà una partecipazione del 50% nelle operazioni di F1 della Red Bull.

La legge

In materia, la legge anticoncorrenziale dell’Unione Europea dice che, per acquisizioni e fusioni, l’intento delle parti deve essere approvato e accettato da una commissione anticoncorrenziale all’interno dell’UE e in almeno venti paesi al di fuori dell’Unione. Uno è appunto il Marocco, dove la legge impone che, una volta presentata e approvata tale domanda, debba essere resa pubblica. La richiesta nel fantomatico documento è datata 8 luglio con approvazione al 21 luglio. Nella joint venture di Porsche e Red Bull l’indicazione sarebbe “settore economico” per “la produzione di un’unità di potenza (propulsore)”. Il documento prevede persino che il “Termine entro il quale i terzi interessati sono invitati a rendere note le proprie osservazioni” sarebbe di dieci giorni dalla data della sua pubblicazione, cioè il 4 agosto.

Smentita

Fonti vicine a Red Bull, però, hanno smentito la notizia, dichiarando che nulla è stato ufficialmente finalizzato e che la situazione al momento permane com’era all’inizio dell’anno. Praticamente, in stallo. In soldoni: ci si annusa, la volontà c’è e probabilmente la cosa si farà in modo naturale e senza forzature, ma per ora nulla di ufficiale. Per di più, Porsche è in attesa di comprendere quale forma assumeranno i regolamenti sui nuovi propulsori prima di prendere qualsiasi decisione sull’ingresso del marchio in Formula 1 e rendere concreto l’accordo con Red Bull. In tal senso, Shaila-Ann Rao, segretario generale ad interim per gli sport motoristici della FIA, ha dichiarato che si aspetta che i nuovi regolamenti saranno finalizzati al massimo nella seconda settimana di agosto.