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Airbag moto: tutto quello che c’è da sapere e prezzi

Quando si parla di airbag si è soliti pensare all’airbag per auto. Tuttavia, negli anni si sono sviluppati anche degli efficaci e utilissimi airbag moto, il cui obiettivo è evidentemente quello di proteggere il motociclista dal rischio di danni da cadute accidentali.

Ma come funzionano gli airbag per moto? Qual è il loro meccanismo di azione? E in che modo possiamo utilizzare questi dispositivi in maniera affidabile? Quanto costano?

Cerchiamo di scoprirlo in questa guida.

Cos’è l’airbag moto

In primo luogo, definiamo l’airbag per moto come un sistema di sicurezza per il motociclista. Tecnicamente, è una sacca d’aria che si gonfia nel momento in cui viene registrata una caduta o una scivolata. La sacca d’aria non è evidentemente integrata nella moto, bensì in un gilet, in una giacca o in una tuta che il motociclista indossa al momento in cui sale sul veicolo.

Come funziona l’airbag per moto

Il funzionamento dell’airbag per moto può essere di due tipi: meccanico o elettronico. La differenza è il sistema di innesco dell’airbag, mentre comune è l’obiettivo di salvaguardare le parti più delicate del corpo del motociclista, come il collo e la schiena.

Peraltro, anche se meno diffusi rispetto ad altri strumenti di protezione come il paraschiena, ricordiamo come la protezione garantita dagli airbag per moto sia molto più ampia, considerato che rispetto al paraschiena ha la capacità di dissipare l’energia di impatto in modo notevolmente superiore, assorbendone la forza in modo quasi totale.

Cosa dice la legge per gli airbag per moto

Ad oggi non c’è una legge per gli airbag per moto, nel senso che non esiste alcuna normativa che obbliga l’utilizzo di questi dispositivi, così come il paraschiena. L’unica norma che può essere in qualche modo ricollegata alla fruizione dei prodotti di sicurezza è l’art. 171 CdS, che prevede però il solo obbligo di indossare il casco. Dunque, l’utilizzo degli airbag per moto, così come quelli dei sistemi protettivi di singole zone del corpo, non è obbligatorio.

Se la legge non dice nulla a riguardo, lo stesso non si può certamente dire per le indicazioni rivolte ai produttori. In particolar modo, la normativa EN 1621-4 prevede alcuni standard utili per arrivare all’omologazione degli airbag moto, ottenibili dopo alcuni test di impatto, di resistenza, di analisi dei materiali. Tra i principali esami, quelli sul tempo di gonfiaggio, l’affidabilità di sistema, il comfort, l’ergonomia.

Come funziona l’airbag meccanico per moto

L’airbag meccanico ha un funzionamento tendenzialmente più semplice di quello elettronico. Prevede infatti la presenza di un cavo da collegare alla moto che, in caso di incidente, apre i serbatoi del gas (CO2 pressurizzata) che gonfiano l’airbag.

A sua volta, il cavo scatta solamente se vi è una tensione sufficiente, riconoscendo pertanto un distacco lieve e graduale da uno netto, tipico della caduta o della scivolata. Nella malaugurata ipotesi di incidente, il più delle volte l’airbag è recuperabile: si potrà infatti sostituire la bombola e ripristinare il sacco.

Come funziona l’airbag elettronico per moto

Un po’ più complesso è invece il funzionamento dell’airbag elettronico, che è basato su una serie di sensori che si trovano all’interno dell’airbag o su una centralina installata sulla moto.

I sensori (di solito, un accelerometro e un giroscopio), sono gestiti mediante un algoritmo dedicato, e sono inseriti all’interno della giacca. La centralina che è presente sulla moto è dunque in grado di controllare i dati del conducente, e stabilire se attivare o meno l’airbag.

Vantaggi e svantaggi dell’airbag meccanico o elettronico

Ma quale scelta è la più propizia? È meglio un airbag meccanico o uno elettronico?

In realtà, è molto difficile dirlo. Negli anni, infatti, il livello di efficienza degli airbag moto è cresciuto talmente tanto che oggi giorno le nuove generazioni degli airbag meccanici ed elettronici sono identicamente efficaci, assicurando un buon range di tempi di reazione, coperture dai rischi, e così via.

Dunque, piuttosto che soffermarsi esclusivamente sull’analisi delle tipologie tecniche di airbag, sarebbe bene valutare ogni soluzione sulla base di alcuni requisiti come:

  • Tempo di reazione: è il tempo necessario all’airbag per riconoscere l’incidente e attivarsi. Di norma è espresso in decine di millisecondi;
  • Volume complessivo: gli airbag meccanici sono di solito in grado di gonfiare i sacchi in misura superiore ai sistemi elettronici;
  • Costo: gli airbag meccanici sono di solito più economici, con un costo tra i 300 e i 600 euro. Gli airbag elettronici possono arrivare a costare anche il doppio.