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Porpoising, Mercedes a rischio squalifica

BAKU, AZERBAIJAN - JUNE 11: George Russell of Mercedes and Great Britain during qualifying ahead of the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on June 11, 2022 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Peter J Fox/Getty Images)

Il porpoising promette di tornare a far discutere, ammesso che le polemiche generate si siano mai sopite. Sin da inizio stagione, complice le nuove linee tecniche, le monoposto sono state avvicinate molto all’asfalto, col fondo nettamente più basso che in passato. Quasi tutti i team hanno risolto brillantemente, ma la Mercedes ha palesato da subito gravissimi problemi di saltellamento. Talmente pesanti che al Gran Premio d’Azerbaigian a Baku si è arrivati ad un punto di non ritorno con le immagini di Lewis Hamilton che faticava ad uscire dall’abitacolo a causa di seri problemi alla schiena. Causati, appunto, dal porpoising.

Non superato

Da lì, la Federazione ha reso noto che dal Gran Premio di Francia sarebbe entrata in vigore una Direttiva Tecnica, che, in sostanza, ha avvertito i team del rischio squalifica se avessero messo un loro pilota a rischio di lesioni fisiche. In tal senso, la Mercedes ha ammesso che la sua auto non avrebbe superato la nuova metrica della FIA sul rimbalzo eccessivo se questa fosse stata applicata durante il weekend del Gran Premio dell’Azerbaigian.

Business first

La Direttiva Tecnica entrerà in vigore dal Gran Premio di Francia a Le Castellet tra un paio di settimane, ma il Direttore Tecnico della Mercedes, Mike Elliott, ha messo le mani avanti: “Penso che a Baku, se dovessimo tornare indietro e guardare le gare usando quella metrica, non avremmo superato l’esame”, ha ammesso. Aggiungendo poi che bisognerà lavorare con la Federazione Internazionale per evitare che alcuni team non partecipino ai Gran Premi, con conseguente danno per lo spettacolo e gli spettatori.  

Il modo giusto

L’obiettivo di evitare il saltellamento potrebbe quindi danneggiare lo spettacolo. “Nessuno di noi vuole il saltellamento”, ha ribadito Elliott. “Sono sicuro che [le squadre rivali] direbbero esattamente la stessa cosa”, la certezza del dirigente britannico. Che poi ha dato la massima disponibilità alla Federazione per risolvere la questione con razionalità. “Penso, da quello che abbiamo sentito dalla FIA che sia qualcosa su cui dovranno lavorare e capire come far funzionare la cosa in modo pragmatico”, il commento di casa Mercedes.