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Battuto un altro e-record: come fare Bari-Madrid con una singola carica

Un anno fa ci aveva provato Mercedes a battere il record per la realizzazione di un’auto elettrica con più autonomia. Sviluppando infatti un progetto partito da zero, il concept Mercedes Vision EQXX, nato per realizzare la “Mercedes più efficiente di sempre”. Raggiungendo l’obbiettivo e percorrendo 1.000 chilometri con una singola ricarica. Dato che ha fatto vergognare praticamente qualsiasi altro mezzo elettrico. Ma per quanto ci possano sembrare distanze imbattibili, si sa, fatto un record nasce anche un nuovo obiettivo. Così è stato per un’Università Tedesca che, grazie a un suo team di ingegneri, ha “dato il giro” a chiunque raddoppiando la distanza della Mercedes, rendendo il loro mezzo l’auto elettrica con la maggiore autonomia al mondo.

A volte, bisogna dirlo, ci vuole la spensieratezza e la pazzia dei vent’anni. Già, sembra proprio così. Perché sempre più record sono battuti da team universitari, un po’ come il veicolo svizzero che ha impiegato meno di un secondo per fare 0-100 km/h.

I ragazzi in questione, invece, studiano all’Università Tecnica di Monaco, fanno parte del Team TUfast Eco e lavorano su un veicolo di nome “muc022” cercando di renderlo sempre più efficiente. Per realizzare tutto ciò però non hanno semplicemente aumentato la dimensione della batteria, hanno cercato di diminuire il più possibile invece il peso. Senza conducente, l’auto infatti pesa solo 150 chili. La batteria è da 15,5 kWh e il motore produce solo 400 watt – circa mezzo cavallo. Il suo coefficiente aerodinamico è di 0,159 ed essendo così leggera oggettivamente non ha bisogno di troppa potenza per potersi muovere.

La muc022 non è quindi, naturalmente, in competizione con auto tipo la Vision EQXX e non ha mai preteso di farlo, però i loro risultati sono incredibili. Per i test durante lo sviluppo hanno utilizzato un hangar vuoto all’interno dell’aeroporto di Monaco. Il che, essendo al coperto, ha permesso di continuare le loro varie prove anche quando il tempo era avverso. Dopo ben quattro giorni di guida, è stato battuto il record precedente. Ma imperterriti, ovviamente, hanno continuato a far girare l’auto per altri due giorni prima che si scaricasse, fermandosi dopo 2.573,79 chilometri.

Nel loro comunicato stampa non viene specificata la velocità con cui è stata svolta la prova, ma è facile calcolarla: ci sono volute 99 ore per percorrere tutti i chilometri dichiarati, di conseguenza la velocità media è stata di circa 25 km/h. Non è ovviamente una velocità elevata, anzi, però non dimentichiamoci del fenomenale risultato.

Per renderci meglio conto… sarebbe un po’ come fare Bari-Madrid con una sola carica, semplicemente “un po’” lentamente… Ovvio, nessuno lo farebbe. Però il solo pensiero è pazzesco.