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Uno studio rivela: “Le ibride plug-in emettono il triplo di quanto dichiarano”

Ormai sappiamo che i dati su consumi ed emissioni dichiarati al momento dell’omologazione di un veicolo siano, per così dire, ottimisti. Infatti è praticamente impossibile replicare le performance ottenute in laboratorio nella vita reale. Tuttavia un nuovo studio punta il dito in particolare contro le auto ibride plug-in, sostenendo che le loro emissioni risulterebbero anche tre volte superiori di quanto risulti dai test ufficiali.

I test sono stati condotti dall’Università di Graz per Transport & Enviroment ed evidenziano una grossa discrepanza tra i dati ufficiali comunicati al momento dell’omologazione WLTP e quelli rilevati sulle strade reali. Tre auto plug-in hybrid (BMW 330e xDrive, Peugeot 308 e Renault Megane E-Tech) sono state guidate su strade aperte al pubblico per replicare i tipici spostamenti dei pendolari. Su ognuna di esse sono state installate apparecchiature di misurazione delle emissioni.

Mentre i risultati ufficiali WLTP indicavano emissioni di CO2 nel ciclo combinato comprese tra 27 e 37 g/km, nelle prove reali, condotte con batteria completamente carica, sono stati registrati valori compresi tra 85 e 114 g/km. Si tratta quindi di un aumento circa triplo rispetto alle cifre ufficiali dichiarate dalle case.

Sul percorso cittadino, studiato per replicare la tipica guida urbana, le ibride plug-in si sono comportate meglio quando la batteria era completamente carica, nonostante le emissioni registrate siano state comunque tra 1,2 e 1,3 volte superiori ai dati WLTP. Nel momento in cui le stesse strade sono state percorse con la batteria non caricata in precedenza, le emissioni effettive erano tra le 5 e le 7 volte superiori rispetto al WLTP.

Qualche perplessità viene sollevata anche riguardo all’autonomia puramente elettrica dichiarata dalle case per questi veicoli. Nella guida in città, l’autonomia in modalità elettrica della Peugeot è stata pari a poco più della metà (53%) di quanto dichiarato mentre quella della BMW si è fermata al 74%. Solo la Renault Megane, che ora è stata sostituita dalla Megane completamente elettrica, ha invece confermato l’autonomia pubblicizzata.

Per questo Transport & Enviroment raccomanda che le auto ibride plug-in non vengano considerate veicoli a zero emissioni nelle aree urbane e invita le autorità di regolamentazione di tutta Europa a basare la tassazione di queste vetture sulle emissioni effettive invece che sul valore ufficiale dichiarato nei test.