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Prezzi auto impazziti: in due anni +13%

I prezzi delle auto continuano a crescere, spinti da un insieme di determinanti ben note, accentuatesi con la pandemia da Covid-19 e ulteriormente deterioratesi con la crisi delle catene di approvvigionamento.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti gli automobilisti che, in questi mesi, hanno cercato di comprare una nuova auto: secondo Assoutenti negli ultimi dieci anni il prezzo medio per acquistare un’auto nuova in Italia è salito a 26.000 euro, con un incremento del 44,4%. Nel solo mese di marzo, secondo gli ultimi dati Istat, l’incremento dei prezzi è stato del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.

L’incremento dei prezzi sembra riguardare anche l’usato. I lunghi tempi di attesa per il nuovo hanno infatti portato molte persone a spostare le proprie preferenze sull’usato, generando pressioni per i prezzi che, di fatti, hanno subito un’impennata, registrando un aumento medio del 24% nel 2022, per una tendenza che Federcarrozzieri afferma essersi confermata nella prima parte del 2023.

Il listino degli ultimi due anni a confronto

Come ricorda un recente articolo di Energia-Luce, citando lo studio Assoutenti, da aprile 2021 a aprile 2023 il listino di alcuni modelli campione è così cambiato: 

AutoDa euroA euroAumento %
Audi Q8 e-tron Sportback75.50082.2008.90%
Nissan Micra IG-T 92 Acenta17.41518.9508.80%
Renault Clio 100 Gpl19.05021.25011.50%
Seat Arona 1.0 TG1 90 CV (metano)20.10022.75013.20%
Mazda2 1.5 M Hybrid 90 CV18.30020.30010.90%
Dacia Spring Electric19.90021.4507.80%
Audi A6 Avant sport business59.50064.6708.70%
Cupra Formentor 2.0 TDI33.10037.70013.90%
Skoda Octavia Executive29.90033.40011.70%

Insomma, un incremento che di frequente ha toccato la doppia cifra e dinanzi al quale non si avvertono segnali di rallentamento.

I consumatori sono sempre più scoraggiati

È evidente che dinanzi a un simile scenario non generi stupore lo scoraggiamento dei consumatori. Sebbene l’Osservatorio Auto Findomestic abbia confermato che sebbene l’incremento dei costi il 68% degli italiani non vuole rinunciare all’auto, buona parte di questi in realtà non ha alternative al trasporto (45%).

Forse il dato più interessante è il fatto che una fetta sempre più rilevante di italiani teme di non potersi più permettere una nuova auto e lamenta costi sempre più elevati. Il 55% degli automobilisti, per esempio, ritiene che i costi di gestione dell’auto siano troppo elevati, per colpa soprattutto dei carburanti.

Anche in virtù di ciò cresce il ricorso ai mezzi pubblici e ai mezzi a due ruote, da usare in alternativa all’auto. Una spinta che non impedisce però all’Italia di essere uno dei Paesi con il minor utilizzo del car sharing