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Come funziona un cambio CVT

CVT (Continuously Variable Transmission) è la trasmissione a variazione continua o, per dirla in termini più semplici e diretti, la base del funzionamento del cambio automatico di nuova generazione: un cambio automatico continuo che cerca di aggirare i limiti tipici del cambio manuale, ottimizzando il moto del veicolo con un numero di rapporti infinito, ma compreso sempre nell’intervallo tra un valore minimo e uno massimo, che a loro volta sono definiti da dimensioni e geometrie dei componenti della trasmissione.

Attraverso il cambio CVT, dunque, il motore si mantiene a un numero di giri costante indipendentemente dalla velocità del mezzo, impostando la marcia migliore per quell’istante tenendo conto di parametri come la potenza e il carico. L’obiettivo è non solamente quello di disporre di una marcia più sicura e confortevole, bensì anche quello di contenere i livelli di consumo.

Cambio CVT: i vantaggi

I cambiamenti tra l’uso di una vettura con cambio manuale e l’uso di un veicolo con cambio CVT sono notevoli.

Chi guida un’auto tradizionale, dotata di cambio manuale, ha a disposizione le classiche marce (di norma, tra le 4 e le 6). Di contro, chi ha un’auto dotata di cambio continuo CVT può sfruttare un numero infinito di rapporti nel range predeterminato, conseguendo così un’esperienza di guida completamente diversa.

Inoltre, rileviamo come i cambi CVT elettroidraulici delle nuove e più recenti generazioni dispongono anche di una modalità di funzionamento sequenziale che è in grado di simulare le tradizionali marce del cambio manuale, impostando dei rapporti fissi che restituiscono un feeling di guida sportiva gestendo il freno motore a piacimento.

Di qui, un chiaro riferimento ai principali vantaggi di questo meccanismo, a cominciare al migliore rendimento energetico, che può essere ulteriormente ampliato attraverso la sostituzione del convertitore di coppia con una frizione centrifuga o elettromeccanica, o aggiungendo al convertitore una frizione di bypass.

In un’ottica interpretativa ancora più ampia, il cambio CVT permette al motore di poter fruire di performance ideali e, come tale, sottoporlo a minori stress e minori rischi di guasti e rotture, a patto che si proceda con una necessaria e accorta manutenzione, secondo la tabella di interventi previsti dal produttore.

Come funziona il cambio CVT

Ma come funziona, in pratica, il cambio automatico CVT?

Semplificando un po’ la sua dinamica, quando guidiamo un’auto con un cambio automatico CVT e premiamo sul pedale del gas, i giri del motore si mantengono costanti e il rapporto di trasmissione muta senza soluzione di continuità.

Quello che avviene in automatico è che il motore va prima su di giri e successivamente la trasmissione si adegua sul rapporto più corretto per quel numero di giri. La percezione che si ha è quella di un sostanziale slittamento della frizione: si tratta tuttavia di una sensazione normale della quale ben presto si fa l’abitudine.

A proposito di percezioni, chi guida l’auto con cambio automatico CVT avrà anche la sensazione di una guida più progressiva e lineare, senza gli strappi di variazione di regime che invece sono indotti dalla guida con cambio manuale o automatico non CVT.