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Come sapere a chi appartiene un’auto: controllo targa online

Scoprire a chi appartiene un’auto è un’operazione che potrebbe servire per rintracciare un pirata stradale, per verificare se un veicolo è correttamente intestato dopo il passaggio di proprietà e… per tanto altro ancora.

Qualsiasi sia la motivazione per cui sei alla ricerca di informazioni su come sapere a chi appartiene un’auto, sappi che il controllo targa è effettuabile in pochissimo tempo (ma a pagamento).

In questa breve guida cercheremo di fare il punto proprio su questo tema. Scopriremo dunque come scoprire a chi è intestata un’auto e come rintracciare il proprietario.

Come individuare il proprietario di un’auto

Iniziamo subito con il sottolineare che individuare il proprietario di un veicolo conoscendo solamente la targa è possibile ed è del tutto legale.

Naturalmente, per scoprirlo non possiamo che ricorrere all’unica fonte ufficiale, il Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’ACI: un database che tiene traccia di tutte le iscrizioni, trascrizioni e annotazioni relative agli autoveicoli, ai motoveicoli e ai rimorchi, ovvero al complesso di beni mobili registrati secondo la legge.

Ebbene, per consultare in forma anonima il PRA e, dunque, i dati dell’intestatario di un’auto, sarà sufficiente ricorrere a una qualsiasi agenzia di pratiche auto, oppure procedere in autonomia attraverso i servizi online dell’ACI.

Come scoprire il proprietario di un’auto online

Per scoprire chi sia il proprietario di un’auto online è possibile rivolgersi al servizio delle Visure delle banche dati PRA online dell’ACI.

In questa pagina di destinazione, una volta letta l’informativa sui costi del servizio (ne parleremo tra breve) e sulla privacy, sarà sufficiente cliccare su Avanti e:

  • indicare se il veicolo è un’auto, una moto o un rimorchio
  • indicare la targa
  • effettuare il pagamento
  • ricevere la visura.

Quanto costa il servizio di visure online dell’ACI

Il servizio a cui abbiamo fatto appena cenno è utile e conveniente, ma non è gratuito. Il costo per l’accesso alla singola visura è infatti pari a 6 euro, a cui vanno sommati altri 2,32 euro + IVA per la pratica. In altri termini, il costo per scoprire chi sia l’intestatario di un veicolo attraverso il controllo targa è di poco meno di 9 euro.

Ricordiamo che il pagamento può essere effettuato con carta di credito o carta prepagata.

Ci sono altri servizi di controllo targa oltre all’ACI?

Al di là del PRA, non ci sono controlli ufficiali della targa, gestiti da altre organizzazioni private o pubbliche. Dunque, per scoprire chi sia l’intestatario di un veicolo bisognerà procedere necessariamente mediante il percorso sopra sintetizzato.

Attenzione dunque a non fare confusione con gli altri servizi che sono a disposizione all’interno del web, e che vengono promossi come gratuiti. Si tratta, generalmente, di altro. È il caso del servizio gratuito dell’Agenzia delle Entrate per il pagamento online del bollo auto, che permette di risalire a tali importi attraverso la targa, e inserendo altre informazioni come la marca e il modello del veicolo.

Cosa succede se si scappa dopo un incidente senza comunicare i propri dati

In apertura di questo approfondimento sul controllo targa proprietario auto, abbiamo ricordato come una delle motivazioni che potrebbero spingere verso la verifica dell’intestazione di un veicolo sia la necessità di  scoprire chi sia il proprietario del mezzo a causa di un sinistro stradale.

Ebbene, concludiamo questo approfondimento ricordando che è obbligo di ogni automobilista, in caso di incidente stradale, comunicare i propri dati:

  • personali
  • della patente
  • della polizza RCA.

Nell’ipotesi in cui non si proceda in tal senso, il rischio è quello di commettere un reato: un’eventualità che tuttavia riguarda esclusivamente la fattispecie dell’incidente con danni a persone. Se invece non ci sono feriti, ma l’incidente ha determinato solamente danni ai veicoli, chi non si ferma e non fornire i propri dati non compie un reato, bensì un illecito di natura amministrativa, con multa da 294 a 1.174 euro.