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Cos’è il Torque Vectoring e come funziona

Per andare veloci su un rettilineo basta un gran motore. Ma quando si tratta di percorrere le curve alla velocità maggiore possibile entrano in gioco altri fattori, a prescindere che si stia parlando di un’auto con motore tradizionale o completamente elettrica. Tra gli elementi più importanti che molti costruttori utilizzano per migliorare la percorrenza delle curve c’è senza dubbio il Torque Vectoring, noto anche in italiano come controllo dinamico della trazione. Ma cos’è esattamente il Torque Vectoring?

Il Torque Vectoring ha radicalmente cambiato il modo in cui i veicoli moderni gestiscono la coppia e consente, per esempio, a un’auto moderna di essere molto più veloce in pista rispetto a una supercar molto più potente degli anni ‘80. E, cosa ancora più importante, ha reso le vetture moderne molto più sicure in condizioni stradali complicate.

Differenziali

Attraverso un differenziale è possibile trasferire più o meno coppia a ciascuna delle ruote motrici. Poiché i differenziali generalmente includono solo componenti meccanici, per consentire il Torque Vectoring è necessario un sistema di monitoraggio elettronico che controlli il pacco frizione su entrambi i lati del differenziale.

I differenziali dei veicoli a due ruote motrici, sia anteriori che posteriori, sono meno complessi di quelli usati dalle vetture a trazione integrale perché variano la coppia solamente tra due ruote. Un differenziale anteriore deve monitorare gli angoli di rotazione e di sterzata delle ruote e, visto che questi variano durante la guida, vengono applicate forze diverse. Il Torque Vectoring analizza queste forze e regola la coppia di conseguenza, aumentando o diminuendo la quantità di coppia erogata a una determinata ruota. Un differenziale posteriore è ancora più semplice, perché non deve tenere conto degli angoli di sterzata (a meno che il veicolo non sia dotato di ruote posteriori sterzanti).

Tutto ciò migliora drasticamente la capacità di un veicolo di mantenere la trazione in cattive condizioni o quando si entra in curva ad alta velocità. Quando una ruota inizia a slittare, il differenziale riduce la coppia a quella ruota, mentre aumenta quella alla ruota opposta, aiutando il veicolo a mantenere la stabilità.

Tuttavia, la maggior parte dei sistemi di Torque Vectoring si trova su veicoli a trazione integrale. Uno di questi differenziali fa variare la coppia tra le ruote anteriori e quelle posteriori. Ciò significa che in condizioni di guida normali le ruote anteriori ricevono una percentuale predeterminata di coppia, mentre le posteriori ricevono il resto. Quando la situazione lo richiede, la percentuale può variare per aumentare la stabilità o le prestazioni.

Mitsubishi è stata tra le prime case automobilistiche a utilizzare una prima versione di questa tecnologia con il suo Active Yaw Control sull’asse posteriore della Lancer Evolution IV. Un pacco frizione a bagno d’olio controllato elettronicamente su entrambi i lati degli ingranaggi del differenziale nell’asse posteriore decideva quale ruota posteriore otteneva maggior potenza, ricendo al minimo il sottosterzo e permettendo alla Evo guidata da Tommy Makinen di dominare il Campionato del Mondo di Rally alla fine degli anni ‘90.

Al giorno d’oggi i differenziali AWD avanzati sono in grado di regolare la coppia su ogni singola ruota, rendendo i veicoli ancora più stabili e manovrabili. Questi differenziali avanzati utilizzano il sistema di vettorizzazione della coppia per monitorare ciascuna ruota in modo indipendente e distribuire la coppia disponibile in base alle condizioni di guida.

Nei veicoli elettrici e ibridi, questo sistema può essere implementato quando vengono utilizzati due motori per comandare le ruote. Le cose diventano più semplici poiché la coppia può essere gestita controllando la distribuzione della potenza tra i due assi. I motori elettrici conferiscono al sistema molta più versatilità sulla gestione della coppia, quindi il Torque Vectoring è più efficace su questa tipologia di veicoli.

Esiste anche il Torque Vectoring che agisce tramite una frenata: funziona più o meno allo stesso modo, ma invece di includere un pacco frizione su entrami i lati del differenziale, il sistema è azionato dall’impianto frenante.