Home » Moto News » Malanik crea una moto ricostruendo un V8 per aerei

Malanik crea una moto ricostruendo un V8 per aerei

Pavel Malanik ne ha fatta un’altra: ha costruito una nuova moto usando il progetto di un motore aeronautico J.A. Prestwich da 4,4 litri V8 e il risultato, come era lecito attendersi, è stato molto interessante.

Ora, per chi non lo conoscesse, Pavel Malanik è un noto attrezzista cecoslovacco con una particolare predilezione per le motociclette di inizio secolo: come macchinista altamente qualificato, Malanik ha le capacità e le conoscenze per creare qualsiasi cosa in acciaio o alluminio utilizzando la sua officina completamente attrezzata e la sua grande passione per le motociclette dei primi anni del 1900. Tra le sue più celebri ricostruzioni ci sono quelle di una Trojan e di una Nagl W4 del 1908-1909 e di una North London Garage V-twin del 1909.

Tuttavia, questa volta Pavel ha voluto fare qualcosa in più, e ha scelto di realizzare una creazione su un V8 OHV raffreddato ad aria da 4,4 litri di J.A. Prestwich.

Il V8 originale J.A.P.

Il motore V8 originale J.A.P. da 47 CV nominali su cui Malanik ha realizzato il suo lavoro è un’unità OHV raffreddata ad aria destinata principalmente alla propulsione degli aerei. J.A.P. produsse una serie di motori per aerei, tra cui il V8 raffreddato ad aria impiegato – tra gli altri – nel dirigibile Willows, alimentandolo durante il volo da Bristol a Londra nel 1910. Un secondo di questi V8 alimentava un monoplano a motore J.A.P. (probabilmente il Martin-Handasyde) e questo motore originale è attualmente esposto al Museo della Scienza di Londra, Regno Unito. Un terzo sopravvissuto è esposto al Belfast Aero Museum ed è installato in una replica della prima macchina volante Fergusson.

Insomma, il J.A.P. V8 è stato utilizzato in un aereo e in un’automobile, ma mai in una motocicletta.

La moto J.A.P. 4,4 litri V8

Per iniziare il suo lavoro, Pavel si è innanzitutto recato al Museo della Scienza di Londra, in Inghilterra, al fine di prendere le misure precise del motore e scattare le fotografie sufficienti per consentire di individuare un nuovo motore identico. Qui Malanik ha trovato la pronta collaborazione del personale del Museo, che ha evidentemente pensato che il motore J.A.P. V8 sarebbe stato un’esposizione molto più istruttiva se lo avessero aperto in modo da poterne vedere il funzionamento interno.

Una volta tornato nella sua officina di Luhačovice, in Cecoslovacchia, Pavel iniziò il processo di creazione della moto, a partire dal motore: si mise a creare ogni singolo pezzo fino ad arrivare al completamento del progetto, integrandolo poi con alcune caratteristiche moderne, come la batteria al litio da 4 Ah per far funzionare l’accensione nel modo più affidabile possibile. Quindi, Pavel ha deciso di far nichelare alcune parti, affidando a un collaboratore questo lavoro.

Naturalmente, una volta creato il motore occorreva fabbricare la trasmissione, il telaio, le sospensioni, l’impianto frenante d’epoca e i comandi. In tutto, un enorme lavoro che è durato più di 4 anni, alla fine dei quali il risultato ha ripagato ogni sforzo…