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Christian Horner afferma che Red Bull RB18 non assomiglierà alla vettura presentata

Christian Horner

Il team principal della Red Bull Christian Horner conferma che la RB18 che scenderà in pista non avrà quasi nulla a che fare con la monoposto presentata nella giornata di ieri.

La vettura guidata dal campione del mondo Max Verstappen e da Sergio Perez sarà molto differente rispetto a quella mostrata. Infatti, il modello sembrava una versione leggermente modificata della show car presentata nella scorsa estate. Per saperne di più, bisognerà attendere fino al GP di Bahrein, in programma per il prossimo 20 marzo.

Christian Horner, come sarà la nuova Red Bull

Il leader della scuderia austriaca Christian Horner ha parlato della RB18: “Penso che la vettura si evolverà molto rapidamente. Quando arriveremo alla prima gara, la macchina non sarà molto simile a questa. L’evoluzione sarà estremamente veloce nel corso della stagione. Si può sempre migliorare e imparare dalle esperienze precedenti. Lo sviluppo sarà fondamentale, insieme alla capacità di recepire al meglio i nuovi regolamenti”.

Horner ha anche sottolineato quanto i regolamenti tecnici introdotti nel 2022 siano un cambio radicale, ma senza lasciare in secondo piano l’importanza del budget da rispettare. Quindi, ha lodato il lavoro portato avanti da Verstappen e ricordato che il vero obiettivo è quello di confermare il titolo iridato vinto lo scorso anno. Sarà una stagione fondamentale anche per l’avvento della Red Bull Powertrains, che si occuperà del funzionamento dei motori derivati dalla Honda.

“Lo scorso anno è stato fenomenale per Max. Ha vinto 10 gare e il titolo mondiale, la sua fiducia sarà alle stelle. Su queste basi, costruirà il 2022. Checo Perez ha vinto in Azerbaigian e centrato altri podi, sono sicuro che farà un passo avanti. Costruiamo su ciò che abbiamo conquistato l’anno scorso, con l’obiettivo di conservare il titolo. Crediamo di avere una buona macchina, la RB18 sta prendendo vita. Non vedo l’ora di vederla in pista”, ha concluso Christian Horner.