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La Formula 1 vuole organizzare un secondo Gran Premio in Cina

Gran Premio in Cina

La Formula 1 sta pensando di organizzare un secondo Gran Premio in Cina. L’arrivo del primo pilota locale, Guanyu Zhou, non ha fatto altro che accelerare le trattative.

Il Circus non arriva nel Paese dal 2019 a causa della pandemia di Coronavirus e sarà assente nel calendario anche nel 2022 per la stessa ragione. Per il portacolori della Alfa Romeo, dunque, non ci sarà alcuna gara di casa. Eppure, l’obiettivo è fare in modo che la collaborazione con la Cina sia sempre più produttivo.

Nuovo Gran Premio in Cina: cosa c’è da sapere

La Formula 1 ha sottolineato l’importanza di un mercato in continua espansione, avendo sottoscritto un contratto fino al 2025 con il Gran Premio in Cina a Shanghai. Eppure, il CEO dell’organizzazione Stefano Domenicali non ha alcuna intenzione di accontentarsi. In un’intervista esclusiva rilasciata a The Race, l’ex team principal della Ferrari ha ribadito il suo chiaro obiettivo.

“Abbiamo già ricevuto interesse da una città per avere un secondo gran premio in Cina. L’anno prossimo non saremo da quelle parti a causa della pandemia, ma abbiamo subito rinnovato l’accordo per altri tre anni per evitare ogni imprevisto. L’effetto dell’arrivo di Zhou in Formula 1, il primo pilota cinese di sempre, sarà senz’altro molto forte. Tutti sono interessati a rimanere da quelle parti”, ha sottolineato Domenicali.

La Cina fa parte del mercato del Circus dal 2004 e costituisce il secondo colosso economico al mondo, anche grazie a una popolazione che sfiora il miliardo e mezzo di abitanti. Un luogo davvero prezioso per correre, nonostante la partecipazione non sia stata sempre al massimo nel corso degli anni. Prima di Zhou, nel 2012 Qing Hua aveva preso parte a quattro sessioni di prove libere nel 2012 e a quelle del GP locale nel 2013.

L’importanza di un pilota locale è sempre crescente. Lo si nota in Paesi come l’Olanda per Max Verstappen, il Messico per Sergio Perez, o anche la Gran Bretagna per Lewis Hamilton e non solo. “I piloti attirano i fan e sono sempre al centro del nostro progetto e tutti vogliono vederli sfidarsi. Sono tutti bravi, talentuosi, legati ai vari Paesi. Abbiamo interesse a sviluppare la crescita di giovani piloti di talento insieme alla FIA. Vediamo un grande futuro anche per la Formula 3 e la Formula 2, con l’obiettivo di diventare sempre più grandi”, ha concluso Domenicali.