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McLaren uno sguardo alla stagione 2021 di F1, punti di forza e dubbi

Il team di Woking si trova in un trend positivo dopo la combattuta terza posizione nel mondiale 2020. Per questa stagione 2021 ci sono stati alcuni cambiamenti, principalmente il ritorno al motore Mercedes, ma l’idea è ovviamente di continuare le buone prestazione e prepararsi al meglio ai profondi cambiamenti che ci saranno nel 2022.

Punti di forza – Un vincitore collaudato in pista e ottimi segnali nei test

Con l’arrivo di Daniel Ricciardo non ci dovrebbero essere troppi rimpianti per la partenza di Carlos Sainz direzione Maranello. Il pilota australiano è finito quinto nel mondiale 2020 davanti ad entrambi i piloti McLaren e con sette vittorie all’attivo e 188 GP la squadra britannica si ritrova con un ottimo valore aggiunto in pista e fuori. Daniel sa come vincere e come guidare un team e di certo ha fame di risultati migliori, di andare oltre qualche podio. Dall’altro lato dei box il talento in ascesa di Lando Norris che si trova alla sua terza stagione in F1 con McLaren.

A livello organizzativo il team non ha subito grossi cambiamenti e sembra che i ruoli chiave in questi ultime stagioni stiano facendo un ottimo lavoro. La stabilità può essere chiave in quella che si preannuncia una stagione di F1 2021 combattuta. Il team principal Andreas Seidl arrivato in F1 dopo l’esperienza di successo in WEC con Porsche sta guidando il team in maniera ineccepibile. Mentre il CEO Zak Brown è stato in grado di riportare numerosi sponsor e finanziamenti al team, basta fare un confronto su quanto fosse spoglia la livera prima del suo arrivo.

Il team tecnico composto da James Key e Andrea Stella continua a mostrare segnali di sviluppo incoraggianti sul fronte monoposto. Vedi i buoni tempi nei test e specialmente l’introduzione di una soluzione al momento unica per quanto riguarda il diffusore della vettura. Creazione volta a recuperare parte del carico aereodinamico perso a causa dei nuovi regolamenti. Anche se c’è chi già lamenta la non conformità al regolamento ma in realtà è probabile che in molti tenteranno di copiarne il design.

Dubbi – Il cambio del motore e la relazione tra i piloti

Avere un nuova dinamica nel team con un nuovo duo piloti porta sempre qualche incognita. Il talento dei due non è assolutamente in discussione e sia Lando che Daniel sono conosciuti nel paddock per la loro amicabile personalità. Basta vedere l’ottimo rapporto tra Carlos Sainz e Norris in queste due passate stagioni in McLaren. Ma Lando Norris non ha più l’etichetta dell’esordiente in F1 e con l’arrivo di un pilota affermato come Ricciardo vorrà dimostrare la sua supremazia nel team. Molto dipenderà anche dalle prestazioni della vettura e in che posizioni si ritroveranno a lottare.

Il ritorno di Mercedes sulla carta sembra una mossa perfetta per McLaren. L’accoppiata anglo-tedesca ha portato l’ultimo mondiale a Woking nel 2008 con Hamilton e anche l’ultima vittoria è targata McLaren-Mercedes nel 2012. McLaren è stato però l’unico team a cambiare Power Unit questa stagione e visti anche i limiti allo sviluppo dettati dalla crisi pandemia nel 2020 la squadra ha di certo dovuto sacrificare il redesign di altre parti per adattare la monoposto al nuovo motore. Nel lungo termine la scelta potrebbe essere anche quella giusta ma si è già visto con Honda come il ritorno a vecchie relazioni non porti sempre ai risultati sperati.

Quasi tutti i team dietro a Red Bull e Mercedes sembrano molto vicini dunque sarà probabilmente un altro anno combattuto per il terzo posto mondiale. Come sempre bisognerà aspettare il Gran Premio del Bahrain il 28 marzo per avere un idea migliore del valore delle monoposto.