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Piastri, che pasticcio! C’è aria di tribunali…

Oscar Piastri

SOCHI, RUSSIA - SEPTEMBER 26: Race winner Oscar Piastri of Australia and Prema Racing celebrates in parc ferme during the feature race of Round 6:Sochi of the Formula 2 Championship at Sochi Autodrom on September 26, 2021 in Sochi, Russia. (Photo by Joe Portlock - Formula 1/Formula Motorsport Limited via Getty Images)

Bravo è bravo. Sicuramente, per quanto in Formula 1 non abbia corso nemmeno un giro fino a questo momento. Giovane, anche. E di piloti col suo talento e il suo curriculum di vittorie non ce ne sono tanti in giro. Campione dell’Eurocup Renault nel 2019, nella Formula 3 nel 2020 e in Formula 2 l’anno successivo. Mica poco. Ma Oscar Piastri avrebbe fatto volentieri a meno dell’incredibile grancassa che si è sviluppata attorno a lui in questa settimana. Un tourbillon in cui si è infilato il giovane pilota australiano che pare abbia firmato due contratti considerati validi con Alpine e McLaren e, dopo essersi sentito snobbato dalla scuderia francese, abbia deciso il grande strappo. Peccato che proprio Alpine, leggi un colosso come Renault, lo avesse annunciato in pompa magna come suo prossimo pilota.  

I fatti

Il casino lo ha cominciato, senza volerlo, Sebastian Vettel. Dal momento dell’annuncio del ritiro del campione tedesco, Fernando Alonso ha scelto di lasciare Alpine per accomodarsi al posto di Seb all’Aston Martin. Liberando un posto all’Alpine, giudicata troppo tentennante rispetto alle richieste dell’asturiano di avere un contratto pluriennale. D’altronde, Alpine aveva in casa proprio Piastri: e chi scegli tra un 41enne con alte richieste e un 21enne fortissimo e scalpitante? Da lì’, il patatrac. Alpine, spiazzata dalla decisione di Alonso, annuncia in fretta e furia il giovincello aussie che, però, li smentisce urbi et orbi. E pare avesse firmato da poche ore un contratto con McLaren, desiderosa di liberarsi del costosissimo e deludentissimo Daniel Ricciardo e mettersi in casa un campioncino.  

La firma

Il problema principale di Alpine era la scadenza al 31 luglio del contratto con Piastri. Certo, c’era poi l’opzione rinnovo per il 2023 e in Francia contavano su quella, a maggior ragione perché Piastri è stato formato e allevato da loro. Ma proprio nel galeotto weekend ungherese ecco la firma dell’australiano con la McLaren, con l’avallo del manager, un altro (ex) pilota australiano, Mark Webber. E così all’Alpine, in poche ore, ci si è trovati senza un ex campione del mondo tuttora più che competitivo e, soprattutto, senza un baby campioncino sulla bocca di tutti e fatto crescere pazientemente. E dire che a partire dallo stesso Team Principal, Otmar Szafnauer, di certo l’esperienza non difetta nella scuderia francese. D’altronde, si sta pur sempre parlando di Renault, mica poco. Un disastro.   

Aria di tribunali

E ora potrebbe partire la reazione proprio della scuderia beffata. In un’intervista a “El Confidencial”, Otmar Szafnauer  ha tuonato contro Piastri e Webber, tra l’altro introvabili al telefono nelle ore dell’annuncio: “Abbiamo speso molto denaro per preparare Oscar al suo futuro in F1, e se quel futuro non è con noi riteniamo giusto chiedere un risarcimento”, ha spiegato il Team Principal di Alpine. “Abbiamo un contratto che ci impone nella sua carriera fino al debutto nel Circus, e abbiamo speso molto denaro. Ad esempio, dobbiamo tenere conto del fatto che lo scorso anno gli abbiamo fatto percorrere 3500 km con la nostra monoposto. Lo abbiamo coinvolto in sette test indipendenti, in uno sforzo economico non indifferente: il solo motore costa 1.750.000 euro, a cui bisogna aggiungere il lavoro dei meccanici, i voli e i viaggi”. Insomma, il conto della spesa. E la sensazione, ancora una volta che non finirà qui.