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Senna e Imola come quel’week-end ha cambiato la F1 per sempre

La Formula 1 torna un’altra volta ad Imola. Il tracciato viene da molti ricordato per quel tragico fine settimana del maggio 1994 che ha trasformato in maniera radicale il mondo delle corse e della Formula 1.

L’incidente di Barrichello

Il week-end del GP di Imola del 1994 comincia subito con un bruttissimo incidente nelle prove del venerdì. Rubens Barrichello, allora considerato un astro nascente della F1, ha un problema alla sospensione posteriore sinistra. La Jordan perde completamente il controllo alla variante bassa decollando ed impattando rovinosamente contro le barriere. Sessione interrotta, un braccio rotto costole incrinate, ma visto l’incidente poteva andare molto peggio. L’impatto viene stimato a 95G di forza.

Tragedia in Qualifica

In molti associano Imola 1994 con la scomparsa di Ayrton Senna. Ma in qualifica è Roland Ratzenberger a perdere la vita. Il pilota austriaco è solo alla sua seconda gara in Formula 1 con una poco competitiva Simtek.

Nel suo giro lanciato l’alettone si stacca sul rettilineo del Tamburello e alla curva successiva a causa della perdita di deportanza va ad impattare ad una velocità di 314 km/h. La ruota anteriore della vettura impatta con la testa di Ratzenberg, viene trasportato all’ospedale Maggiore di Bologna ma non c’è nulla da fare.

Si tratta della prima morte di un pilota di F1 dal 1986 quando De Angelis perse la vita in un test privato. In un week-end di gara non accadeva dal Gran Premio del Canada 1982 quando perse la vita Riccardo Paletti.

Si continua comunque

Sulla decisione di continuare comunque e procedere a gareggiare la domenica ci sarebbe da discuterne parecchio. Tutto il paddock è ovviamente scosso dagli eventi del venerdì e del sabato. Ma la Formula 1 non si ferma, Senna parte dalla pole per cercare la sua prima vittoria stagionale con la Williams. Le prime due gara non sono andate bene e si trova a zero punti mentre un giovane Michael Schumacher è a punteggio pieno con due vittorie.

Al giro sette dopo un ennesima ripartenza l’incidente. Il piantone dello sterzo della Williams di Senna si rompe al Tamburello, va dritto e la via di fuga non è abbastanza. Bandiera rossa, trasporto in ospedale, Schumacher vince poi la gara. La notizia della morte di Senna arriva solo un paio di ore dopo.

Sicurezza in F1

La Formula 1 perde uno dei suoi più grandi piloti e comincia un processo di revisione di tutte le sue norme di sicurezza. Come misura temporanea molti circuiti vengono leggermente modificati quella stagione per ridurre il pericolo di altri incidenti mortali.

Non che non ci fosse già attenzione su come migliorare la sicurezza in Formula 1. Ma la scomparsa di Ratzenberg e Senna fu un catalizzatore che porto ulteriore attenzione su quello che bisognava cambiare.

Comincia il processo di ricerca e sviluppo del sistema HANS (Head And Neck Support) che riduce il rischio di traumi alla testa e al collo. Viene introdotto solo agli inizi del 2000 ma è ancora in uso tutt’oggi.

Un altro passo fondamentale è che i piloti tornano dopo 12 anni a riformare la loro associazione, GDPA. Avere una voce comune aiuta a portare ulteriori cambiamenti alla sicurezza dei circuiti e agli standard di sicurezza.

L’Halo arriva solo nel 2018 ma si è mostrato fondamentale in più di una occasione, vedi l’incidente di Grosjean la passata stagione. Anche in questo caso però e stata un’innovazione dettata da un altro tragico incidente in F1, Jules Bianchi nel 2015.