Diesel, addio per sempre: c’è la data UFFICIALE | Queste auto non potranno più circolare
Non solo il Codice della Strada, finisce un’era. Queste auto non potranno più circolare mettendo diesel.
Di novità in novità. Meglio stare con le orecchie dritte e gli occhi ben aperti, il mondo dell’automobile sta per essere cambiato radicalmente. La prima novità è che da un momento all’altro, iter burocratico permettendo, il Codice della Strada così come lo abbiamo conosciuto finora, non esisterà più.
A marzo 163 parlamentari alla Camera hanno dato il via a un disegno di legge tanto chiacchierato quanto criticato, che andrà a cambiare sostanzialmente il modus vivendi dei cittadini italiani, e chi viene nel Belpaese dall’estero.
Passato lo sbarramento al Senato, il disegno sarà legge, con tutto ciò che ne consegue: tolleranza zero su chi guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, la cui sanzione scatterà subito. Multe fino a mille euro per chi usa il telefonino (anche fermo davanti al semaforo) in auto, con sospensione della patente se recidivo. E ancora.
Nuove regole per gli Autovelox: se un automobilista prende più multe sullo stesso stradale (dello stesso ente) a stretto giro di posta (entro un’ora) pagherà una sola sanzione, quella più grave aumentata di un terzo. Maglie larghe anche per i neopatentati, che per un anno possono guidare veicoli più potenti di quelli finora consentiti. Divieto di autovelox nelle zone urbane dove c’è il limite di 30 km/h.
Di novità in novità
Ma non c’è soltanto il Codice della Strada a cambiare. Sta per finire un’era: quella della nafta, del gasolio o diesel, chiamatelo come volete. Una storia lunghissima pensando che le sue prime applicazioni in ambito meccanico sono date tra il 1893 e il 1897.
Quello il periodo storico quando, nelle officine della MAN, ad Augusta, in Germania, Rudolf Diesel eseguiva le prime ricerche che hanno poi portato all’invenzione dell’omonimo motore. Diesel, appunto, il cui nome deriva dall’essere stato utilizzato per ottenere il gas d’olio minerale, mediante vaporizzazione e pirolisi.
Auf Wiedersehen Diesel
Ebbene c’è chi ha deciso di mandarlo in pensione. Non un marchio qualunque, proprio un’azienda tedesca. BMW, infatti, ha deciso di mandare in pensione i motori diesel. Perché? Per secondo l’azienda di Monaco di Baviera, la flessione attualmente riscontrata non costituisce una fase passeggera.
BMW avrebbe intenzione di rivedere i piani iniziali: le auto elettriche non si toccano, quello è il futuro, ma nel presente si sta cercando un processo graduale che porterà il diesel a non esistere più. BMW vuole rafforzarsi nell’elettrico e nell’ibrido, con uno spazio marginale lasciato ai propulsori a gasolio. Poi… Auf Wiedersehen.