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L’Autopilot fa schiantare la Tesla: via la patente al passeggero ubriaco

In Cina, al proprietario di una Tesla Model X è stata recentemente tolta la patente per guida in stato di ebbrezza anche se in quel momento – assicura lui – si trovava sul sedile del passeggero. Sì, perché dopo aver bevuto qualche drink di troppo e non sentirsi in grado di guidare, ha incaricato la Tesla di farlo per lui. Purtroppo però l’Autopilot ha fatto schiantare la Model X prima di uscire dal parcheggio.

Come riporta CarScoops, nonostante le nobili intenzioni del proprietario, le autorità locali gli hanno tolto la patente per 5 anni dopo l’incidente provocato dal SUV elettrico in un parcheggio a Hangzhou, nalla provincia di Zhejiang.

L’idea dell’uomo non era affatto malvagia. Dopo aver bevuto a cena, non si sentiva di guidare. Così ha chiamato un amico per accompagnarlo a casa. Ma l’amico poteva aspettarlo solo all’uscita del parcheggio in cui era ferma la sua Tesla. Il proprietario ha quindi pensato che la sua vettura potesse guidare fino all’uscita del parcheggio meglio di quanto avrebbe potuto farlo lui in quelle condizioni.

Per questo è salito sul sedile del passeggero e ha lasciato il comando all’Autopilot. Il PanDaily riporta che la Tesla sia uscita di strada prima dell’uscita del parcheggio, andando a finire su una panchina del vicino parco.

All’arrivo delle autorità, il proprietario è stato sottoposto all’alcoltest che ha rilevato un tasso di 0,86 g/l, venendo subito incriminato di guida in stato d’ebbrezza.

I dubbi di Tesla

Tesla, finita sotto accusa, ha analizzato il caso rispondendo che la storia non può essere vera. Infatti, sappiamo che le Tesla non si mettono in movimento senza che qualcuno occupi il sedile del guidatore. Secondo l’azienda californiana, il proprietario della Model X era sul sedile del guidatore nel momento in cui l’auto ha avuto l’incidente.

Ovviamente, come per tutti i casi di incidenti in cui viene data la colpa all’Autopilot, Tesla dice che non è chiaro se la guida autonoma fosse attiva o meno. In ogni caso, alla polizia intervenuta la cosa non è interessata e la condanna per il proprietario è arrivata senza alcuna pietà.

Bisogna sempre ricordare che, anche se supportati dai più avanzati sistemi di assistenza alla guida, il responsabile ultimo di ciò che fa la vettura è sempre il guidatore. Quindi, anche in Italia (dove comunque è consentita solo la guida assistita e non la guida autonoma) l’attenzione deve sempre essere massima.